Ostia, Assogna: “Pedonalizzazione e improvvisazione: non si fa così”
Ostia – A Ostia pedonalizzazione all’insegna dell’improvvisazione: così non si fa. E’ questo il commento di Gioacchino Assogna, presidente del comitato ‘Sos soccorso cittadino’ a distanza di oltre due settimane dalla chiusura al traffico del lungomare di Ostia. ”L’isola pedonale di non può essere improvvisata, ma pensata e meditata con le forze rappresentative del territorio”, spiega l’esponente del direttivo, unendosi al coro dei tanti contrari all’’esperimento’ estivo voluto dall’amministrazione di via Claudio.
“Anche l’ anno scorso abbiamo sottolineato l'inadeguatezza organizzativa dell'isola pedonale a Ostia e Ostia Antica, che scontavano il poco tempo e le poche risorse a disposizione del municipio. La scelta delle isole pedonali è in generale condivisibile perchè incentivano la cittadinanza ad uscire di casa e a ritrovarsi in luoghi liberi dal traffico e più vivibili, ma richiedono una organizzazione funzionale con parcheggi adeguati e un programma di iniziative di carattere ludico e culturale di richiamo”, prosegue Gioacchino Assogna. “L'ammissione del presidente Tassone di voler affrontare strada facendo i diversi problemi che possono presentarsi conferma l'inadeguatezza e l'insufficiente approfondimento delle problematiche poste anche dalla notevole estensione dell'isola pedonale. Dalla viabilità ai parcheggi, la segnaletica e i ritardi nella dotazione dell'energia elettrica per lo svolgimento di iniziative musicali e artistiche di problemi ce ne sono numerosi!”.
“Non abbiamo difficoltà a sottolineare che senza l'impegno convergente di tutti è estremamente difficile assicurare il successo dell'iniziativa e le polemiche frontali a cui abbiamo assistito non vanno in quella direzione. Non abbiamo gli elementi per dare una valutazione sui singoli aspetti su cui è stata costruita e deliberata la proposta di isola, ma se una persona sempre dialogante e apprezzabile come Peppino Ciotoli ha preso una posizione così netta, allora c'è qualcosa nell'istituzione municipio che non ha funzionato nell'assunzione del senso di responsabilità verso le forze sociali e i cittadini, cui non è possibile contestare il ruolo di rappresentanza e il confronto. Non vorremmo che si stia diffondendo il metodo Renzi di rifiuto al confronto con le organizzazioni sociali e la volontà di imporre il proprio pensiero comunque. Ciò potrà portare qualche consenso marginale dei fautori del cosiddetto decisionismo senza se e senza ma, con gravi danni sulla gestione democratica della vita associativa e delle istituzioni”, continua. “Rilevante successo, come sempre, ha avuto l'Air Show che ho personalmente avuto l'onore e il piacere di aver tenuto a battesimo da Presidente della circoscrizione grazie alla proposta dall'indimenticabile Di Furia, che dovette superare mille difficoltà per poterla realizzare. Ci si augurava che potesse essere ripetuta in occasione dell'apertura della stagione balneare di Ostia. Ciò evidentemente non è stato possibile anche per la mancata convergenza delle forze imprenditoriali di collaborare con le iniziative di rilievo e di valorizzazione del territorio”.
“Attualmente i rapporti tra le varie forze imprenditoriali sono caratterizzati più da contrapposizioni e divisioni, piuttosto che da progettualità unitaria e di interesse generale.
In tutte le località turistiche e balneari si confrontano e si uniscono le forze dei diversi soggetti commerciali, balneari, alberghieri, ristoratori ed esercenti pubblici, con il sostegno delle istituzioni pubbliche in modo da assicurare massima disponibilità ed efficienza nella soluzione dei diversi problemi, a partire dalla viabilità, parcheggi, aree verdi e iniziative ludiche e culturali. Rivolgiamo sommessamente un invito al Municipio e alle forze sociali di ritrovare la strada del confronto operativo e positivo, in modo da superare le negative contrapposizioni e sviluppare un impegno comune in favore dello sviluppo e della valorizzazione del nostro territorio, che soffre, come altre zone, di una pesante crisi economica e sociale”, conclude.
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