Ostia, Assogna, (Psi): “Berlusconi ancora in prima pagina: basta!”
Ostia - “Non se ne può più di Berlusconi in prima pagina. Nonostante i benefici concessi, compreso l'affido ai servizi sociali, si continua a parlare dell’ex premier: i cittadini sono stanchi”, dichiara Gioacchino Assogna, segretario del Partito socialista italiano del municipio X. “La gente chiede a gran voce di smetterla finalmente di vedere in prima pagina le vicende di Berlusconi, mentre il paese sta lottando con notevole fatica ad uscire dalla grave crisi economica e sociale e paga sulla propria pelle il crescente impoverimento tutt'ora in corso. Perchè non considerare che Berlusconi è stato condannato dopo tre gradi di giudizio per "frode fiscale", beneficiando peraltro della prescrizione per alcuni anni, oltre: - alla riduzione dai 4 anni ad un solo anno, in base all'Indulto di 3 anni concesso; - di godere dell'affido ai servizi sociali, rispetto agli arresti domiciliari previsti per l'età del condannato; - di un impegno sociale per mezza giornata la settimana e la conseguente riduzione di 45 giorni del periodo da espiare”, prosegue l’esponente politico.
“Almeno la si smetta di fare del vittimismo peloso e della rivendicazione anacronistica, per un condannato di frode fiscale, di un presunto diritto all'agibilità politica in quanto capo di un movimento politico. Ci sono in Italia ben 10.755 condannati in affidamento ai servizi sociali e nessuno di questi "rivendica" trattamenti privilegiati proprio perchè stanno scontando una condanna definitiva passata in giudicato. Avrà la possibilità di rilasciare dichiarazioni che, come sempre, i suoi giornali e tv diffonderanno per la solita propaganda fatta di parole vuote. Sta cercando, e sicuramente avrà, anche l'aiuto di Renzi per un incontro "politico interessato ad entrambi" per una nuova occasione di visibilità per provvedimenti di "cosidetta riforma" sia elettorale, che del Senato, forieri di imporre anche nelle Istituzioni democratiche e Parlamentari un sistema di decisioni personalizzate e centraliste. Meno male che questa volta i giudici milanesi sono stati risparmiati dalle consuete accuse di "uso politico della giustizia". Ci permettiamo di sottolineare che le priorità del paese sono l'adozione di un Piano straordinario per il lavoro giovanile e femminile, insieme al recupero del potere di acquisto dei salari e delle pensioni almeno sino al livello dei 1.500 euro mensili e agli investimenti su ricerca e innovazione per la competitività delle aziende”, conclude Gioacchino Assogna.
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