Ostia, Assogna, Psi: “Esemplare lezione di Napolitano a Grillo: sì alle critiche, no agli insulti”
Ostia – “Non poteva essere più esplicito e più chiaro l'intervento del presidente Giorgio Napolitano sulle inaudite e sconclusionate affermazioni da parte di Grillo sul problema della norma penale sul vilipendio al capo dello stato e sull'anacronistico utilizzo fatto dal "padrone del M5S" e dai suoi seguaci sul blog”, dichiara Gioacchino Assogna, segretario Psi del municipio X.
“Napolitano ha ricordato che l'eventuale cancellazione e/o modifica delle norme penali, come il vilipendio al capo dello stato, spettano al parlamento senza alcun parere da parte della Presidenza della Repubblica ed ha opportunamente sottolineato che le critiche sono libere e sono diverse dagli "insulti gratuiti". L'apertura di una indagine d'ufficio, cioè senza denuncia, da parte di qualche Procura non può essere ricondotta alla infondata volontà di un inesistente impulso della stessa Presidenza della Repubblica”, prosegue.
“Grillo crede di fare ancora il comico nei suoi spettacoli, mentre oggi svolge un delicato ruolo politico con riflessi sul nostro paese. Ciò che avviene nel suo blog con commenti ripetitivi caratterizzati dalla amplificazione degli insulti verso tutti, invece di ragionamenti e proposte sensate per aiutare il paese ad uscire dalla crisi con la ripresa economica e dare un futuro ai giovani. Definire Napolitano "una salma" o altre stupidità del genere, può creare ilarità e divertimento in chi assiste ad un comizio, ma può determinare un ulteriore imbarbarimento nei pensieri della popolazione, senza alcun vantaggio per il paese”.
“C'è purtroppo nella sinistra e in tanti giornalisti "di vicinanza a Grillo", che pensano che con lui al governo potremmo uscire dalla crisi. Personalmente esprimo forti dubbi che un governo con i rappresentanti M5S darebbero più forza e credibilità nei confronti dell'Europa e dei mercati, con i quali volente o nolente dobbiamo fare i conti. Le parole in libertà di "uscire dall'euro" e di "non paghiamo i debiti" sono espressioni inaudite e irresponsabili per chi ha cultura di Governo e deve agire per sollevare le condizioni di crescente povertà e ridare fiducia alle forze produttive”, continua l’esponente socialista.
“Peraltro la rivendicazione di "poltrone e presidenze", ad esempio il Copasir, cioè il Comitato sui servizi segreti, senza una assunzione credibile di responsabilità è veramente preoccupante per i rapporti con gli altri Stati del Mondo. Una forza parlamentare del 25% deve svolgere con responsabilità il mandato di rappresentanza dei cittadini italiani e non giocare allo sfascio del paese. Quindi libero diritto alle critiche, ma "basta" con il ricorso agli insulti e ai beffeggiamenti che fanno degradare ancora di più il livello di credibilità delle forze politiche e delle nostre istituzioni. Capisco che sostenere lo sfogatoio e la rabbia dei cittadini porti voti e purtroppo è quello che prioritariamente cercano quasi tutte le forze politiche (non dico i partiti, perchè ormai non esistono più), mentre avremmo bisogno di partiti veri, come quelli socialisti che esistono in tutti i paesi e sono un credibile riferimento per il mondo del lavoro e per la parte più povera ed essere le antenne nella società per misurarsi con i tanti drammi e problemi della gente”, conclude.
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