Ostia – “E’ irresponsabile e intollerabile lo scontro di potere  nel Pd di Roma e Lazio sul bilancio del Campidoglio e sul sindaco Marino”. Lo dichiara Gioacchino Assogna, segretario del Partito socialista italiano del Municipio X. “Quando si hanno responsabilità di governo, come nel caso del sindaco Marino e del Pd, sull'amministrazione comunale, non si può giocare sui tatticismi e oppurtunismi e spostare al dopo le elezioni le scelte di bilancio del comune di Roma per evitare contraccolpi elettorali. Le rivendicazioni di posti in giunta da parte delle varie correnti del Pd sono nate già nel corso della campagna elettorale, che si sono mosse per ammissione dello stesso sindaco soltanto per l'intervento del segretario nazionale provvisorio del Pd on. Epifani. Gli stessi potentati, inclusi i Renziani, hanno esercitato pressioni continue per avere il rimpasto ipotizzando pubblicamente quali assessori cambiare e i nomi degli entranti, senza preoccuparsi minimamente delle coraggiose scelte per adottare e approvare il bilancio comunale, ormai condizionato dal Decreto cosiddetto Salva-Roma recentemente approvato dal Parlamento”, prosegue l’esponente socialista.

 

“E' sconcertante che lo stesso segretario del Pd romano, on. Lionello Cosentino, ammetta il disagio di far partecipare il sindaco Marino alle manifestazioni elettorali in corso per timore di "perdere voti" stante la scarsa credibilità del Sindaco presso l'opinione pubblica.  Come socialisti non abbiamo fatto mancare il nostro sostegno politico quando Marino ha fatto scelte contro la volontà dei soliti potentati economici per l'ulteriore consumo del territorio e l'allargamento della speculazione edilizia, ma abbiamo espresso  perplessità sulla incredibile gestione del comandante dei vigili e della guida dell'Ama,  e poi contrarietà per l'incapacità di interventi sul taglio della moltitudine di società che contornano il Campidoglio e assorbono risorse pubbliche, così nei confronti delle troppe consulenze pagate profumatamente a danno della stessa dirigenza comunale.  Ribadiamo il nostro sostegno ai dipendenti comunali che hanno diritto, in base a validi accordi sindacali di vedere riconosciuti i salari accessori, che non possono essere messi in discussione soltanto perchè si vuole sottostare ad una poco meditata direttiva del governo Renzi”, continua.

 

“Sul bilancio comunale ci permettiamo di suggerire alcune scelte chiare, fermo restando la necessità di fronteggiare in modo prioritario i problemi sociali e la vivibilità dei cittadini mediante trasporti adeguati, spazi verdi e decoro urbano:
- taglio delle Consulenze esterne;
- taglio di affitti esorbitanti per strutture che è possibile razionalizzare;
- alienazione del patrimonio pubblico non importante per l'attività Comunale;
- vendita delle Farmacie Comunali che producono debiti invece di guadagni;
- riduzione e accorpamento delle Aziende Municipalizzate, che vanno rese efficienti ed eliminati gli sprechi;
- ripristino del massimo 4 Assessori nei Municipi (dai 6 attuali), che assorbono anche personale aggiuntivo nelle Segreterie e della stessa Dirigenza;
- taglio delle auto-blu, regolamentando finalmente le uscite esterne sino ad ora quasi impedite;
- accelerazioni delle sanatorie edilizie che assurdamente durano da oltre 30 anni, che consentirebbero introiti aggiuntivi.
        Senza queste scelte minimali il bilancio è destinato a ricevere soltanto valutazioni fortemente critiche. Si è spesso teorizzato del bilancio partecipato, cioè luoghi e momenti di confronto preventivo che richiede coraggio e convinzione delle scelte che si intendono fare, altrimenti si avrà una penosa gestione di mediazione dei diversi interessi nel chiuso delle solite stanze di potere, che producono rotture e dimissioni, come quella dell'Assessore al Bilancio.
    Come Socialisti al momento non possiamo che dare un giudizio molto  critico sul sindaco Marino e la sua giunta, sperando di poter cambiare giudizio alla luce delle scelte e dei contenuti del Bilancio "preventivo 2014”, conclude.