Ostia – “Si era intravisto già in campagna elettorale il tentativo di condizionamento del candidato sindaco Ignazio Marino perchè si rivolgeva direttamente ai cittadini, senza "appoggiarsi" ai diversi personaggi a capo delle correnti esistenti nel Pd. Molti di loro quasi speravano che il primo turno andasse male a Marino per far sentire il proprio peso e condizionamento obbligandolo a "contrattare il sostegno" elettorale”, dichiara Gioacchino Assogna, segretario del Partito socialista italiano del municipio X.      


“Marino stesso ha ammesso che l'appoggio avuto dal Pd di Roma era cambiato a seguito del forte intervento del nuovo segretario nazionale Guglielmo Epifani. In questi giorni di definizione della giunta capitolina, per la quale Marino cerca di attuare quanto aveva già espresso in tutta la campagna elettorale, cioè che avrebbe privilegiato i curriculum e le competenze, piuttosto che le appartenenze, emergono con sempre maggiore clamore "le pretese dei vari gruppi", che minacciano (udite, udite) l'appoggio esterno alla giunta del sindaco (?)”, prosegue. “Non ho notizie per il nostro municipio, perchè il presidente Tassone non ha mai parlato di figure esterne nella composizione della giunta municipale che, inopportunamente, è stata portata da 4 a 6 membri in un momento in cui si parla tanto di riduzione dei costi della politica e delle istituzioni. Non ho ancora capito se la responsabilità è della giunta Alemanno per far passare la riduzione da 19 a 15 Municipi oppure è intervenuta qualche altra decisione ad altri livelli, con il concorso anche del Pd, che comunque è una scelta scandalosa e negativa come messaggio ai cittadini”.  


“E' un doveroso richiamo al senso di responsabilità verso la dirigenza del Pd, che non può scivolare così in basso, senza ripercussioni per gli appuntamenti futuri, che non sono limitati alla conta Congressuale, ma alla capacità di fronteggiare la crisi che affligge tanta gente e la costruzione di un progetto di società a medio e lungo termine. La strada maestra è quella del movimento Socialista Europeo dove si elaborano e si confrontano le posizioni Riformiste e di Sinistra per dare un futuro più solido ai giovani, mentre il Pd non sceglie per i forti condizionamenti interni di parteciparvi a pieno titolo e non da "osservatori esterni".  Penso di interpretare le attese di molti cittadini nel chiedere che le nuove amministrazioni municipali e comunali, insieme a quella regionale, essendo dello stesso colore, dimostrino quell’attenzione e sollecitudine nell'affrontare e  risolvere i molteplici problemi del territorio a cominciare da quelli delle scuole e della viabilità, che hanno raggiunto i livelli insopportabili”, conclude Assogna.