Ostia - Nei giorni scorsi l’Anffas di Ostia, l’associazione che si occupa dell’assistenza ai ragazzi disabili e alle loro famiglie, ha querelato l’amministrazione del municipio X in merito al bando Aec (assistenti educativi scolastici). Adesso a intervenire sulla vicenda, che interessa centinaia di bambini che frequentano le scuole del territorio e che potrebbero subire l’interruzione del servizio, è Gioacchino Assogna, presidente del comitato ‘Sos soccorso cittadino’. “Mi hanno segnalato una situazione preoccupante e delicata relativa al rischio di interruzione dei servizi di assistenza ai bambini delle scuole del nostro municipio”, spiega l’esponente del direttivo.


“Il problema consisterebbe in una gestione paradossale, ai limiti dell’irresponsabilità, se trovasse conferma che è stato fatto un bando municipale che prevedeva l'interruzione del servizio nel corso dell'anno scolastico, sostituendo la ditta e di conseguenza gli operatori che svolgono questo delicato tipo di assistenza ai piccoli”, prosegue Gioacchino Assogna: “Sembra che a nulla sia valsa la pendenza presso il Tar del Lazio, che potrebbe determinare un’assurda situazione di personale che va via per un mese per subentrare il mese successivo a seguito del pronunciamento del Tribunale amministrativo del Lazio. I bimbi”, va sottolineato, “hanno bisogno di essere seguiti dallo stesso personale, non da persone di volta in volta diverse”. Secondo il presidente di ‘Sos soccorso cittadino’, si tratterebbe di “un pasticcio inverosimile di ordine burocratico e di responsabilità politica, che vorremmo fosse affrontato guardando prioritariamente l'interesse dei bambini, già colpiti dalle loro particolari condizioni di salute”. Gioacchino Assogna sollecita “un urgente intervento per dare garanzie di continuità assistenziale ai piccoli superando i diversi intoppi creati da una gestione probabilmente superficiale del problema. E' da ritenersi normale”, sottolinea, “che gli affidamenti nelle scuole, soprattutto se riguardano i bambini, avvengano all'inizio o alla fine dell'anno scolastico evitando pericolose interruzioni, che provocano inevitabili danni proprio ai bambini, che invece meritano di essere tutelati e garantiti nel loro diritto alla salute e all’istruzione”.