Ostia - La violenza  subita da Chiara, la ragazza di 19 anni ridotta in fin di vita dal proprio convivente a Casalbernocchi, nell'hinterland di Ostia, fa riflettere sul fenomeno della violenza all’interno delle mura domestiche perpretata ai danni delle donne. Voglio esprimere tutta la mia vicinanza e solidarietà a questa ragazza: sono indignata e addolorata nel vedere un tale livello di brutalità perpetuato da un uomo su una donna. Le donne continuano a essere soggette ad una marginalità ed a una fragilità sociale visibile, i maltrattamenti  sommersi vanni denunciati perché privano dei diritti fondamentali la  persona e non permettono interventi d’aiuto per riconquistare la dignità e la libertà. Le istituzioni dove le donne cercano un contatto possono offrire servizi per sfuggire e fronteggiare il maltrattamento ed evitare drammi irreparabili come in questo caso. Chiedo che Roma Capitale valuti la possibilità di costituirsi parte civile e garantisca un adeguato sostegno per la riabilitazione e il reinserimento sociale  e psicologico della vittima. Lo dichiara  Maria Gemma Azuni, vice presidente CCP Elette dell’Assemblea Capitolina.