Ostia -  Alle tre sigle non è bastato lo spostamento del dirigente dell'ufficio Demanio Marittimo, Aldo Papalini, e chiedono "maggiori garanzie e tutela per il nostro importante comparto economico"- hanno così dichiarato durante la conferenza di oggi ad Ostia.

"Martedì 16 Ottobre una rappresentanza dell’intera imprenditoria balneare di Roma è stata accolta dal Sindaco Alemanno al fine di risolvere le gravissime situazioni che si sono venute a creare negli ultimi tre mesi sul Demanio Marittimo - hanno dichiarato i rappresentanti dei balneari di ostia, riuniti nelle sigle Sib, Assobalneari e Fiba - Sono stati esposti tutti i problemi nati dall’inadeguatezza politico amministrativa dell’attuale gestione: Il Bando Parcheggi, il Bando Spiagge, il Cancello 0, l’operazione del C.R.A.L delle Poste, ora il caso della AEB s.r.l., e tutte  le disposizioni per gli altri stabilimenti che sono in corso, messe in essere con procedure creative e fuori da ogni regola." Hanno così dichiarato gli impreditori balneari di Roma. 

"A tal fine è stata richiesta al Sindaco di Roma Capitale un’attenta verifica della correttezza istituzionale ed amministrativa - hanno continuato i balneari - L’Agenzia del Demanio, Il Ministero delle Infrastrutture, l’Antitrust, il Capo di Gabinetto di Roma Capitale, tutti si sono già espressi contro il Municipio XIII denunciandone gli errori procedurali e tecnici. Gli imprenditori balneari non hanno chiesto al Sindaco una difesa di ufficio al fine risolvere atti personali, o riguardanti qualche singolo impianto balneare, ma perché ciò che il Litorale di Roma sta vivendo, potrebbe diventare un attacco politico alla sua storia."

Al telefono all'ingegner Aldo Papalini, abbiamo chiesto come ha preso il provvedimento che ha portato al suo spostamento dalla dirigenza dell'ufficio del demanio marittimo, l'ingegnere ha risposto dicendo di non aver subito nessuna pressione e di aver svolto svolto semplicemente la sua funzione "ho svolto l'attività legata alle mie funzioni – ci ha speigato al telefono Papalini - nessuno mi ha obbligato a fare nulla, io ho trovato delle incongruenze nelle concessioni e ho fatto il mio dovere, poi il Tar può pensarla in un altro modo, ma ripeto ho fatto il mio dovere".  

Intanto oggi in XIII un cambio al vertice: al posto della dott.ssa Menichelli, direttore del Municipio sarebbe stata nominata la dott.ssa Emanuela Bisanzio, proveniente dell'ufficio comunale promozione servizi per la famiglia e la gioventù. 

A esprimersi sulla vicenda si sono scatenati i consiglieri dell'opposizione del XIII municipio. Il consigliere del Pd, Alessandro Paltoni, ha dichiarato: "Il direttore del XIII rimosso è il simbolo chiaramente di una gestione allo sbando del municipio stesso. Ribadisco l'urgenza di votare la sfiducia ad un presidente e un sindaco incapaci di gestire un municipio così importante visto anche il fallimento del proclamato decentramento". Ad intervenire anche Giuseppe Sesa e Marco Belmonte: "La notizia di oggi della rimozione dall'incarico di direttore del Municipio XIII della dottoressa Menichelli con un'altra dirigente la dott.ssa Bisanzio, per espressa volontà del sindaco Alemanno, dimostra che anche il sindaco ormai si è reso conto dell'inconsistenza di questa amministrazione Municipale, anziche prendere la scorciatoia dell'avvicendamento tra dirigenti il Sindaco avrebbe, come da sua prerogativa, dovuto  sciogliere il consiglio del XIII Municipio. Inoltre chiediamo che venga istituita una commissione d'inchiesta che ripristini la  trasparenza e la legalità sulla vicenda delle concessioni demaniali, visto che come dichiara Belmonte, presidente della commissione trasparenza e garanzia del Municipio, sono mesi che attendiamo in commissione i documenti necessari per fare chiarezza sulle vicende sia delle concessioni demaniali, che del bando sulle spiagge libere e non ultimo quello sui parcheggi del lungomare".
Infine parla anche il capogruppo Pd, Andrea Tassone: "Il sindaco Alemanno alla fine ha individuato i colpevoli della cattiva gestione del demanio marittimo nelle persone  della dott.ssa Menichelli e dell'ing. Papalini. Fa sorridere il commento dei principali rappresentanti delle sigle balneari che evidenziano un segnale molto forte da parte del sindaco Alemanno in merito alle concessioni, in quanto la risposta politica da parte del primo cittadino secondo noi non c'è stata. Non si danno risposte politiche cacciando un direttore e spostando una posizione organizzativa per giustificare l'inadeguadezza politico amministrativa dell'attuale maggioranza capitolina e municipale. Da tempo il partito democraticodenuncia attraverso occupazioni d'aula e manifestazioni  la carenza politica e la scarsa visione di città di questi  politici in cerca d'autore, il bando parcheggi, il bando spiagge, il cancello 0, il CRAL delle poste sono solo una piccola parte delle scempiaggini che i cittadini e la classe imprenditoriale di questo territorio subisce  da parte di questi dilettanti allo sbaraglio. E' chiaro a tutti che la colpa è degli amministrativi  e non della politica, in quanto la maggioranza non era al corrente delle scempiaggini sopra citate, ed oggi Alemanno e i suoi sodali usano gli amministrativi come parafulmine, scrollandosi di dosso tutte le incompetenze dimostrate sul campo. Quando manca la dignità politica si tende sempre a dare ad altri le proprie colpe", conclude il capogruppo.