Ostia – Un tuffo tutti insieme per dire no alle aste. I balneari proseguono  nelle iniziative di protesta contro il rischio che le imprese turistiche vengano date in concessione secondo quanto prevede la direttiva Bolkenstein, la norma varata dall’Unione europea.

 

Sabato 11 agosto in Toscana, per il secondo anno consecutivo, è in programma il “tuffo collettivo” che sarà replicato anche nelle località balneari di altre regioni. Costa permettendo.  

 

Il sindacato italiano balneari prevede che saranno mezzo milione i turisti che, tenendosi per mano, si butteranno in acqua contemporaneamente lungo chilometri di costa toscana. E altre località seguiranno l’esempio.

 

Dopo lo “sciopero dell’ombrellone” del 3 agosto scorso, continua lo stato di mobilitazione della categoria proclamato dalle organizzazioni di categoria per tutta l’estate del 2012. Gli imprenditori del mare chiedono un impegno al governo a tutela del settore.

 

Nell’estate 2011 furono oltre 200.000 i bagnanti, gli imprenditori balneari e i loro dipendenti che, tenendosi per mano, si tuffarono simultaneamente. 

 

“Non ci fermeremo qui: siamo i responsabili dell’offerta turistica balneare italiana, rappresentiamo oltre 30.000 aziende con 600.000 addetti e faremo di tutto per salvaguardare il nostro lavoro e quello delle nostre famiglie”, affermano i balneari. “Non vogliamo andare ad evidenza pubblica da gennaio 2016 ma vogliamo sempre soddisfare le richieste dei nostri clienti, italiani e stranieri, offrendo quei servizi di spiaggia, unici in Europa, che tanto apprezzano e che fanno loro scegliere le nostre città e il nostro Paese come meta per trascorrere le vacanze”.