Ostia – Smantellata banda di falsari ribattezzata dagli investigatori di Ostia “banda degli onesti”. A farne parte due insospettabili, entrambi incensurati, arrestati per il reato di spendita di denaro falso dagli agenti del commissariato Lido diretto dal dottor Antonio Franco. Nel corso dell’operazione è stato effettuato un maxi-sequestro di banconote false da 50 euro per un valore di 9.000 euro.

 

 

 

Le indagini hanno preso l’avvio nelle ultime settimane a seguito delle denunce presentate da alcuni commercianti del litorale che indicavano in due giovani sconosciuti gli autori di notevoli e costosi acquisti di abbigliamento ed altro effettuati nei loro negozi, utilizzando banconote da 50 euro, successivamente risultate falsificate.

 

 

 

Dopo un’intensa attività investigativa, i sospetti degli inquirenti si sono concentrati in particolare su due giovani incensurati,  corrispondenti  alla descrizione fatta dalle vittime.  Si tratta di D.D., 27 anni, residente a Ostia, operaio stagionale presso una ditta di pulizie operante all’interno dell’aeroporto Leonardo da Vinci, a Fiumicino, e di A.F., 21 anni, abitante ad Acilia, disoccupato.

 

 

 

I due giovani sono stati pedinati per giorni dagli agenti, pronti a cogliere una loro eventuale mossa falsa. L’occasione si è presentata alla vigilia di ferragosto quando i due, a bordo delle rispettive auto, una Peugeot e una Smart, uno in compagnia della fidanzata, sono stati fermati in un parcheggio di Ostia antica mentre si stavano scambiando una borsa di carta di quelle utilizzate per lo shopping. Ed è scattato il blitz.

 

 

All’interno della shopping bag i poliziotti hanno rinvenuto la bella cifra di 9000. Le banconote, pezzi da 50 euro risultati poi essere di ottima fattura, erano state suddivise in 7 mazzette, ognuna con una numerazione seriale diversa.

 

 

 

I due falsari, con incredibile faccia tosta, hanno ammesso di aver spacciato le banconote false. Hanno poi cercato di giustificarsi, ma forse senza nemmeno troppa convinzione, spiegando di aver cercato di risanare dei debiti contratti a causa della scarsità di lavoro, utilizzando il denaro falso. In realtà i ragazzi mantenevano un tenore di vita decisamente superiore alle loro possibilità: auto nuove, telefonini e abiti costosi. Insomma, non quello che ci si aspetterebbe da un lavoratore precario e da un disoccupato.

 

 

 

Nel corso delle successive perquisizioni condotte nelle abitazioni dei due arrestati, gli agenti  hanno ritrovati costosi cellulari, nonché molti orologi e occhiali di marca sui quali gli investigatori stanno svolgendo accertamenti per verificare se siano stati acquistati con il denaro falso o se invece siano di provenienza furtiva. A casa dell’operaio 27enne è stata rinvenuta anche una patente, che abilita alla guida di veicoli per la categoria E, falsa. La foto è stata scannerizzata molto bene ed il documento risulta pressoché perfetto.
 

 

Il dottor Franco, spiegando i dettagli dell’operazione, ha invitato tutti i cittadini a fare la massima attenzione. In particolare gli anziani che potrebbero essere tratti in inganno dalla consistenza e dallo stesso “profumo” di queste banconote. Saranno adesso i periti della Banca d’Italia a dirne di più.

 

 

Le indagini della polizia sono ancora in corso per individuare la provenienza del denaro e gli eventuali complici. “L’obiettivo è risalire alla fonte”, ha spiegato il funzionario: “al momento riteniamo provenga dalla Catania”. Insomma, caso tutt’altro che archiviato.