Ostia - “Molto grave la notizia che il Tar del Lazio ha dato ragione al municipio XIII sulla vicenda del bando per l'affidamento a privati delle spiagge libere di Ostia, respingendo i ricorsi delle cooperative sociali. Una decisione che evidentemente non ha tenuto conto di tutti gli aspetti ed i risvolti della  vicenda. Purtroppo paghiamo oggi un errore antico: anche il bando precedente conteneva le condizioni per cui si è potuto fare quello recente. Vedremo se si possano tentare altri ricorsi legali”. Sono queste le dichiarazioni di Sandro Lorenzatti, Sel del municipio XIII, in merito alla sentenza emessa martedì scorso dal tribunale amministrativo regionale.


Secondo l’esponente politico, il bando conterrebbe “elementi di pericolosità grave”,  preludendo alla svendita del litorale romano. Un bando inaccettabile che trasformerebbe le spiagge in veri e propri stabilimenti elevando a 12 anni la concessione e portando a 2.000 mq la superficie per le strutture. Inoltre, si determinerebbe, in virtù dei servizi offerti, un aumento del 40% di costi per gli utenti. “Il bando”,  prosegue Lorenzatti, “non contempla il controllo della commissione da parte della Prefettura né contiene alcun obbligo sia sulla sostenibilità (energie rinnovabili, raccolta differenziata) sia sui criteri di assunzione del  personale. Il bando, peraltro, decide su questioni che non sono di competenza interamente municipale, poiché la gestione degli arenili è demandata al Piano di utilizzo degli arenili, unico strumento efficace di gestione, che però la giunta Polverini tiene nel cassetto da due anni, interrompendo la procedura di  approvazione quasi portata a termine nella scorsa legislatura regionale”.

“Sel XIII ritiene che le spiagge libere debbano restare libere e a gestione pubblica. Solo le cooperative sociali, le uniche che fino ad oggi hanno dimostrato di volere e sapere garantire servizi a costi limitati, occupazione e tutela, potranno essere incaricate della gestione. La mobilitazione sarà generale e molto presto saranno gli stessi cittadini stessi a  liberare le spiagge dagli abusi e dalla privatizzazione”, conclude il coordinatore Sel.