Ostia, Barbadoro: “L'apertura dei varchi? E' una bufala”
Ostia - “L’apertura dei varchi al mare? E’ una bufala perché di accessi ce ne sono già molti, ossia circa 70 tanti quanti sono gli stabilimenti balneari. La legge sulle concessioni degli stabilimenti vieta tassativamente ai gestori di far pagare l’ingresso per l’accesso alla battigia. La creazione di nuovi varchi vomita ancora più cemento sul lungomare, senza neanche averli concordati con le categorie sindacali”, dichiara Ruggero Barbadoro, presidente Fiba Roma aderente a Confesercenti, nonché titolare dello stabilimento Venezia.
Daniele Brocchi, coordinatore turismo Confesercenti Roma e Lazio, interviene sulla questione: “E’ incivile far pagare il biglietto d’ingresso per arrivare al mare. I cittadini devono essere informati di questo e non devono farsi fregare dai furbetti del quartiere. Chiamate i vigili e i carabinieri quando vi vogliono far pagare il biglietto, perché questi fanno un danno d’immagine agli operatori onesti e al litorale intero”. E in merito alla pedonalizzione del lungomare per l’intera estate, Fiba Confesercenti ci va cauta. “L’italiano è comodo, vuole mangiare e bere con la macchina in tasca ma questa usanza deve finire soprattutto nelle zone di vacanza e di relax”. Secondo l’associazione di categoria, il traffico andrebbe limitato e regolato con strumenti e personale della polizia municipale in modo che non si verifichi più una sfilata di automobili interminabile con parcheggi da far west.
Aggiunge Daniele Brocchi: “Il municipio fa bene a continuare l’azione di riqualificazione del lungomare: è una cosa agghiacciante vedere la zona ridotta ad un ammasso di auto. Non sono neanche più tollerabili le muraglie di cemento che impediscono la vista del mare. Il municipio prenda come esempio Rimini e San Benedetto del Tronto. Su decisioni di questa portata ci vuole sempre la concertazione con le categorie”.
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