Ostia, comparto produttivo: 'Basta con la pedonalizzazione: crollata l’economia locale'
Ostia - A poco più di un mese dalla pedonalizzazione del lungomare di Ostia le principali associazioni di categoria del litorale romano registrano “gli effetti devastanti” della chiusura al traffico per le attività commerciali. Secondo il comparto produttivo locale, 37 giorni di chiusura serale del lungomare sarebbero un tempo più che sufficiente per tirare le somme. Da considerare, poi, i 2.800 posti auto tolti alla città rispetto ad altri reperiti in aree già congestionate. All’incontro tra i rappresentanti delle diverse categorie, il p presidente di Ascom Roma Litorale, Luca Capobianco, snocciola dati allarmanti: “E’ del 27% la media di calo di fatturato delle aziende operanti nel quadrante costiero. 30 le aziende che ipotizzano una riduzione di personale. 45 le persone che a fronte di una riduzione di personale potrebbero perdere il loro posti di lavoro. 4 le persone che lo hanno già perso. 90 le mancate assunzioni stagionali”. Il trend negativo vale anche per tutte le altre attività economiche, anche nelle zone più distanti raggiungibili con difficoltà per l’interruzione viaria.
“L’intero comparto economico”, si legge in una nota congiunta, “non è contrario in linea di principio alla pedonalizzazione, ma andrebbe riorganizzata rivedendo prima il progetto di città. Attualmente il litorale sta vivendo una “chiusura al traffico”, non una vera pedonalizzazione: manca l’organizzazione della città ed un progetto organico per il Mare della Capitale. Il lungomare è stato infatti concepito come strada di scorrimento che congiunge Ostia levante e Ostia ponente. L’estate del Mare di Roma è rappresentata da un’ interruzione della viabilità che, unita alla soppressione dei parcheggi, limita le attività economiche”. La notizia della revisione, da parte del Municipio, del tratto di lungomare pedonalizzato, farebbe riflettere ancora di più i presenti all’incontro nella sede dell’Ascom Roma Litorale: da indiscrezioni risulterebbe infatti che dovrebbe terminare a piazzale Magellano, favorendo così l’attività dei chioschi posizionati nelle aree verdi davanti agli impianti balneari, ma non cambierebbe di fatto la realtà degli operatori del centro storico e dell’area che resta sul Pontile di Ostia. “Un dietro front, da parte dell’Amministrazione, che serve a poco”, è stato osservato.
Il bilancio attualmente non sembrerebbe essere positivo neanche per gli operatori turistici. Il portavoce di Roma Mare Assohotel, Stefano Pietrolucci: “Pur mantenendo una ferma apertura al dialogo con l’Amministrazione e riconoscendo una certa potenzialità nell’iniziativa intrapresa dalla giunta del Municipio X, tuttavia appare evidente che le modalità con la quale essa è stata realizzata non hanno portato i benefici auspicati anzi, perseverando a stagione inoltrata si sta ottenendo null’altro che aggravare la precaria situazione dell’economia locale”. “Questa Amministrazione - ha sottolineato Ginetto Pugliè, Presidente di Confesercenti Ostia-Litorale - ha fatto un regalo a Fiumicino, Fregene e Maccarese dove si stanno spostando i turisti: il nostro calo corrisponde al loro aumento”.
Il Presidente Assobalneari Roma- Federbalneari Italia, Renato Papagni: “Sembra evidente che non siano solo gli imprenditori balneari a riscontrare una contraddizione politica: per tutto l’inverno abbiamo partecipato ai tavoli tecnici esprimendo le nostre considerazioni sulle scelte da attuare. Ma l’Amministrazione ha deciso poi di tirare dritto non ascoltando il parere degli operatori economici. E’ accaduto per la pedonalizzazione, sperimentata e bocciata ad ottobre perché priva di contenuti e organizzazione. Ma è andato così anche per i varchi di accesso al Pontile. Presentato il progetto tecnico da Assobalneari Roma e poi approvato dal direttore tecnico Paolo Cafaggi, il Municipio ha deciso di andare per la sua strada creando disagi, fratture e incomprensioni. Anche la questione dell’accesso agli arenili sarebbe risolvibile se ci fosse una visone strategica e globalizzata del Mare di Roma”.
E’ stato deciso che l’intero comparto produttivo preparerà una comunicazione congiunta per il presidente Tassone affinché riveda alcune delle “radicate posizioni della Giunta Municipale e ascolti i suggerimenti non solo delle categorie produttive, ma dei comitati civici e dei sindacati”. Il referente per il litorale della Cisl, Valerio Faccini, ha detto: “La situazione occupazionale è preoccupante, ancor più l’incomprensione logistica della pedonalizzazione”. Nel frattempo l’Ascom Roma Litorale sta raccogliendo i dati parziali della perdita di fatturato aziendale, attraverso un approfondito studio, sondaggi e calcoli statistici, in previsione di una richiesta di risarcimento danni inerenti al mancato incasso da inoltrare ad ottobre.
Anche Assotutela vuol vederci chiaro in merito alla vicenda:
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