Ostia, rogo al Battistini: “Sono ancora sconvolta, non so cosa dire”
Ostia – A distanza di trentasei ore dal devastante rogo che venerdì pomeriggio ha distrutto 26 cabine dello storico stabilimento Battistini di Ostia, Ostiatv ha rivolto alcune domande alla signora Silvana Taraborrelli, titolare dell’impianto. L’imprenditrice è ancora visibilmente sotto shock, disorientata e confusa, per sua stessa ammissione. Tante le cose da fare perché, precisa subito la signora Taraborrelli, l’incendio non ha “soltanto” ridotto ad un mucchio di cenere i casotti di legno posti nella fila centrale del Battistini, ma ha attaccato, e divorato, centinaia di lettini e ombrelloni, altri casotti adiacenti e le tende. La causa di questo rapido propagarsi delle fiamme? Il forte vento di quel giorno.
Quali le cause dell’incendio?
Ancora non so nulla, anche se l’ipotesi più probabile, come pensiamo e come già avanzato dai carabinieri che stanno conducendo le indagini, è quella di una cicca di sigaretta gettata inavvertitamente. E quanto alla presunta bomba di cui hanno scritto alcuni giornali, evidentemente non informati dei fatti, si è trattato della bombola dell’estintore utilizzato da mio cognato che, lanciandola, ha provocato quel fragore.
E’ possibile al momento una stima dei danni?
No, ancora no. Certo sono ingenti. Domani attendo il sopralluogo dei periti dell’assicurazione. L’area è ancora transennata, posta sotto sequestro. Aspetto anche il verbale dei vigili del fuoco. Francamente, non so nulla. Né cosa faremo per quest’anno, né altro. In definitiva, poi, ognuno deve pensare per sé. Ben venga un sostegno, se c’è.
Ancora un commento, signora Taraborrelli?
Guardi provo rabbia perché se i vigili del fuoco fossero arrivati subito, e non dopo quaranta minuti, magari sarebbero andate distrutte due, tre cabine soltanto. Ho saputo invece che i pompieri erano impegnati nello spegnimento di due roghi, uno a Fiumicino ed uno all’Eur. Ma, mi chiedo con preoccupazione, se invece di uno stabilimento ad andare a fuoco fosse stato un palazzo, un’abitazione con delle persone dentro, cosa sarebbe successo?
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