Ostia, beneficenza: al Teatro del Lido ‘Vizi e virtù’
Ostia - A teatro per beneficenza. È questa l’ultima iniziativa dell’associazione “Sulle ali del teatro” che lunedì 2 giugno, alle ore 18, metterà in scena con la commedia "Vizi e Virtù" al Teatro del Lido di Ostia. L’ingresso sarà libero fino ad esaurimento posti e gli spettatori potranno versare un contributo volontario che sarà devoluto alla Acis, Associazione socio culturale Isola sacra Onlus, che da anni aiuta le persone indigenti del territorio di Fiumicino, organizza manifestazioni contro le mafie e in passato ha organizzato delle importanti raccolte di medicinali e viveri per la Somalia e il Rwanda (Ruanda), devoluti alla Croce rossa internazionale.
A interpretare la commedia sarà la compagnia “Sulle ali del teatro” e lo farà in una versione dell’opera scritta e diretta dal regista Mario Canale: “Come associazione siamo lieti di mettere in scena una rappresentazione a scopi benefici. Il tema trattato è il gioco d’azzardo, una problematica che spesso coinvolge molti senza che se ne accorgano. La commedia farà capire, in modo leggero, quali sono le ombre e le insidie che si nascondono dentro un mondo fatto di luci e speranze di vincita”. La rappresentazione sarà in lingua italiana, seppur arricchita da forti componenti dialettali partenopee comprensibili a tutti.
Sinossi: Esiste un confine netto e preciso tra Vizio e Virtù, malaffare e onestà? Quanto vale un’ora di tranquillità? Sono queste le domande che Cristiano, un provincialotto catapultato in città, pone a se stesso ed al mondo che lo circonda. In uno dei quartieri più popolari e antichi di Napoli, a via Mezzo Cannone la strada dell’Università Federico II, c’è il bar “Astra”. Il locale è frequentato da professori e studenti provenienti da tutto il Sud Italia e dalla “fauna locale”, che da sempre vive ai margini della società e della legalità. Il proprietario, Don Antonio un uomo rispettato nel quartiere, è anche tenutario di un circolo culturale che funge da copertura a una vera e propria bisca clandestina. In questo scenario irromperà da una lontana provincia il nipote, spedito a Napoli perché nel paese d’origine è coinvolto in uno scandalo. L’incontro del giovane con questo ambiente rappresenterà, mano a mano che la storia si dipana, la complessità e difficoltà delle nostre società metropolitane. Il crimine messo a servizio della spasmodica ricerca di denaro e di potere.
L’esito della battagli tra “il bene e il male” non avrà vincitori e i personaggi affronteranno con passione e ironia le difficoltà e le scelte della vita. Non sempre quello che è giusto corrisponde a ciò che amiamo e la coerenza, quasi mai, rappresenta integrità morale. La mania di Maria, cameriera al bar Astra, per le medicine ed i medici; la frustrazione della signora Matilde, aristocratica decaduta per colpa del marito defunto e la prosopopea della professoressa Cutolo, si incontreranno e scontreranno con i problemi di Ciro (studente fuori corso non più giovane). La durezza della signora Sara, vera e propria manager della Camorra e la vacuità di Rosina, grande appassionata del gossip. Al centro Cristiano e Rossana, che con il loro amore tenteranno di cambiare il mondo che li circonda, la storia finirà…
Nella commedia ci sono citazioni tratte da: “Cirano di Bergerac” di Edmond Rostand, “Il sabato del villaggio” di Giacomo Leopardi, “Quei figuri di tanti anni fa” di Eduardo De Filippo, “Giulio Cesare” di Shakespeare, “1º lettera ai Corinzi” di Paolo di Tarso e “Frammenti in versi” di Saffo. Teatro del Lido, via dei Pallottini, Ostia.
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