Ostia – Riceviamo e pubblichiamo una nota congiunta del direttore sanitario, dottor Vittorio Chinni, e del commissario straordinario della Asl Roma D, dottor Alessandro Cipolla, in relazione alla morte del piccolo Giordano C., il bimbo di 6 anni deceduto per arresto cardiocircolatorio la sera di domenica 12 gennaio. Il bambino, che accusava dei forti dolori addominali, era stato accompagnato dalla mamma, Tania Mortella, al pronto soccorso dell’ospedale Grassi. Dopo essere stato ricoverato in codice rosso nella sala emergenze, i sanitari ne avevano disposto l’immediato trasferimento all’ospedale pediatrico Bambin Gesù, dove però il piccino sarebbe giunto ormai privo di vita nonostante i tentativi dell’anestesista e del pediatra di rianimarlo. La Procura ha già avviato un’inchiesta. La madre, infermiera a Torvajanica, ha sporto una denuncia per negligenze nei confronti del nosocomio lidense ai carabinieri di Pomezia. L’Azienda sanitaria ha disposto già un’indagine interna. La piccola salma si trova nella sala settoria dell'istituto di medicina legale in attesa di autopsia. La famiglia si è chiusa nel suo dolore. Giordano viveva con la mamma ed il compagno di quest'ultima dopo aver perso tragicamente il papà cinque anni fa, investito a morte a Torvajanica. Anche i nonni materni vivevano col piccolo. 

 

Questo il testo:

“In merito a quanto riportato sui maggiori quotidiani in data odierna e facendo seguito a quanto già dichiarato dal dottor Lindo Zarelli, direttore sanitario dell’ospedale Giovambattista Grassi di Ostia, la Direzione strategica della Asl Roma D esprime il proprio cordoglio e quello di tutti i dipendenti riguardo al decesso del piccolo paziente, che ha colpito tutti nel profondo.  Nel garantire il massimo impegno nell’accertamento dei fatti e nell’analisi dettagliata di quanto accaduto, e nel ribadire la piena fiducia agli operatori del Pronto soccorso e della pediatria dell’ospedale Grassi, si attendono le risultanze dell’Audit interno già avviato e le indagini della magistratura al fine di chiarire l’accaduto”. Lo dichiarano in una nota congiunta il direttore sanitario, dottor Vittorio Chinni, e il commissario straordinario dottor Alessandro Cipolla.



Sulla tragedia è intervenuto anche il Codacons che dichiara: "Alla base della tragica morte del bimbo di 7 anni, deceduto in ambulanza durante il trasferimento dall'ospedale Grassi di ostia al Bambino Gesù, potrebbero esserci i pesanti tagli che hanno colpito la sanità nel Lazio nell’ultimo periodo. Il caso del bimbo fa seguito ad un altro decesso sospetto, quello di una bambina di due anni morta presso il Policlinico Tor Vergata lo scorso settembre durante l’inserimento di un catetere. Ma al di là di questi due gravi episodi, il servizio sanitario regionale sembra in generale peggioramento, e non è possibile non ravvedere un nesso tra i pesanti tagli imposti alla sanità nel Lazio e la minor qualità delle prestazioni rese agli utenti. La Procura", conclude l’associazione, "dovrà verificare anche questo aspetto nell’accertare l’assistenza fornita al bambino e i motivi per cui non sarebbero stati eseguiti gli esami strumentali". 


“La Direzione generale della sanità già ieri ha preso contatto con la direzione della Asl Roma D per conoscere la dinamica dei fatti che hanno portato al decesso del piccolo Giordano. Nelle prossime ore la relazione puntuale sulla successione dei fatti  che si sono svolti nell’arco di due giorni, dal primo ricovero al trasporto in ambulanza verso il Bambin Gesù, sarà consegnata agli uffici regionali. Le strutture amministrative della Asl hanno già condotto e concluso un audit interno”, informa la Regione Lazio.


La procura di Roma ha disposto l'autopsia per fare piena luce sulle cause della morte del piccolo Giordano. Nel  fascicolo si ipotizza il reato di omicidio colposo. Il  pubblico ministero Francesco Scavo non ha ancora effettuato alcuna iscrizione nel registro degli indagati ma ha disposto l’esame autoptico fissato per domani. Il magistrato ha inoltre ordinato il sequestro della cartella  clinica del Grassi dove il bambino, in base a quanto si apprende,  sarebbe stato dimesso senza aver effettuato alcun esame strumentale. L’autopsia dovrebbe chiarire le cause dell'arresto cardiocircolatorio che ha colpito il bimbo mentre era a bordo  dell'ambulanza e che lo ha fatto giungere privo di vita al Bambino Gesù. Sulla vicenda il vicepresidente del consiglio regionale del Lazio, Francesco Storace, ha presentato una interrogazione a risposta scritta al presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti. “E’ ora che risponda in merito alla malasanità”, ha detto il leader de La Destra. “Il bambino era stato già portato sabato 11 gennaio al  Grassi di Ostia perchè accusava forti dolori addominali ma, dopo la  visita al pronto soccorso è stato dimesso con la diagnosi di una colica  addominale e tre giorni di prognosi”. L’esponente politico chiede di sapere se “il presidente Zingaretti intenda intervenire sull'ospedale Grassi per sollecitare chiarimenti su questo ennesimo caso di malasanità, considerando che è del tutto inammissibile che tragedie del  genere continuino ad accadere nel nostro Paese”.