Ostia - "Ieri in Consiglio Municipale il Presidente Falconi è intervenuto per annunciare la nomina di Andrea Morelli a nuovo assessore, in seguito alle dimissioni dell’Assessora Angela Mastrantoni, che ringraziamo con affetto e stima per il lavoro svolto in questi mesi sulle scuole, sulla cultura e sulle politiche giovanili, sempre in sinergia con me e Margherita Welyam", dichiara il consigliere dei Giovani Democratici del X Municipio Raffaele Biondo in un post pubblicato sui social, commentando l'annuncio della nomina del nuovo assessore Andrea Morelli da parte del minisindaco Mario Falconi. 

"La nomina di Andrea Morelli ci lascia perplessi, ma non ci stupisce. Fermo restando la legittimità della scelta da parte del Presidente Falconi, che ha il diritto di scegliere i componenti della Giunta a sua discrezione, ritengo e ribadisco che questa si tratta di una scelta astorica. - spiega il consigliere Biondo - L’ennesima occasione mancata da parte del Partito Democratico per un rinnovamento reale: le politiche giovanili, in un territorio in cui c’è una giovanile radicata e forte sul territorio, che milita e si impegna negli spazi di Partito e nelle istituzioni con costanza, passione e competenza, è naturale e giusto che vengano assegnate ai giovani. I risultati delle elezioni regionali, così come il vento di rinnovamento che - secondo i più - avrebbe portato la nuova segretaria del Partito Democratico Elly Schlein, ancora una volta sono stati ignorati".

"Non lamentiamoci allora del dilagare dell’astensionismo, dei giovani che si disappassionano alla politica, perché quando i giovani sono finalmente rappresentati in consiglio municipale, vengono relegati a ruoli di secondo piano, anche quando ottengono i risultati migliori di tutta la lista del Partito Democratico. Abbiamo chiesto al Presidente Falconi, sia in un momento anteriore, che poi successivamente alle dimissioni dell’Assessora Mastrantoni, di entrare in Giunta e dare il nostro contributo, visto il lavoro fatto nelle Commissioni e fianco a fianco all’Assessora uscente. Abbiamo chiesto anche questa volta il confronto, la trasparenza, la collaborazione, e anche questa volta non c’è stato. Non esistono spazi di discussione e confronto in questo Partito, un Partito che non si riunisce, non fa assemblee con gli iscritti, se non quando richieste quasi compulsivamente dai dirigenti dei Giovani Democratici. Noi continueremo a fare politica, fuori e dentro le istituzioni, per cercare di cambiare questo territorio e il nostro Partito, che manca di spazi decisionali e di dibattito politico che siano trasparenti e legittimi", conclude.