I venditori sono stati identificati e nei loro confronti sono state elevate sanzioni per 35mila euro. A terra abiti usati e altri ‘articoli’ di dubbia provenienza che il personale Ama ha provveduto a recuperare, per poi distruggerlo, ciarpame e altro materiale raccogliticcio.

Ostia (Rm) – Blitz dei carabinieri contro i mercatini abusivi di Ostia.  Questa mattina a finire sotto la lente d’ingrandimento dei militari è stata la zona di via delle Sirene, la strada che costeggia il complesso dell’ex Colonia Vittorio Emanuele, dove si trova anche il Teatro del Lido, a Ostia Ponente.

L’attività è scattata nella mattinata di oggi, mercoledì 23 ottobre, nel ‘mercatino’ dove venditori abusivi ogni mercoledì e sabato si ritrovano per commerciare articoli di dubbia provenienza, il più delle volte recuperati direttamente dai cassonetti, per metterli in vendita. E’ così che vecchi indumenti usati, giacche e scarpe, prodotti di telefonia ma anche qualche alimento scartato e gettato nei bidoni dei rifiuti, vengono esposti sui teli stesi direttamente sul marciapiede. Si tratta, per l’appunto di ciarpame, di ‘pezzi’ già scartati ma che tuttavia sembrano avere un mercato. Nonostante la qualità merce, nonostante tutto, in una parola.    

Gli abusivi, alla vista dei carabinieri, hanno tentato di allontanarsi. Il servizio straordinario di controllo del territorio è stato condotto in particolare per il contrasto ai fenomeni di degrado urbano, di illegalità diffusa e di commercio abusivo su aree pubbliche dai carabinieri della Compagnia di Ostia, anche alla luce delle varie segnalazioni recentemente pervenute da alcuni cittadini. Nello specifico sono:

- stati sottoposti a controllo 57 tra avventori ed astanti;
- ⁠stati identificati 7 ambulanti dediti alla rivendita di materiale vario, in massima parte precedentemente recuperato dai cassonetti dell’immondizia nelle aree limitrofe;
- ⁠state elevate sanzioni amministrative ai sensi del testo unico del commercio (legge regionale n. 22/2019) per complessivi 35.000,00 euro, con contestuale ordine di allontanamento (ai sensi del d.l. 14/2017 cd. "daspo urbano"), a carico di predetti ambulanti, tutti di nazionalità straniera.

Sul posto è intervenuto il personale dell’Ama che ha provveduto a recuperare la merce per poi portarla al macero per essere distrutta.   

Il mercatino abusivo che si tiene in via delle Sirene è purtroppo un esempio di degrado urbano che i residenti, anche attraverso i social, denunciano da anni sia all’amministrazione che alle forze dell’ordine. Numerosi gli sgomberi condotti dai caschi bianchi e dai poliziotti in città nel corso del tempo per eliminare questo fenomeno, spesso gestito da ambulanti rom, anche a Ostia Levante, in via Oletta e viale della Vittoria. 

L’intervento di questa mattina, e il fenomeno che rappresenta, è stato commentato dai cittadini anche sui social, sulla pagina Facebook del gruppo ‘Ostia Informa’
“Quello scempio è il sostituto del precedente "mercato" irregolare che si teneva il lunedì e il venerdì in Viale della Vittoria (ora chiuso per lavori sul marciapiede). Ma ora è anche peggio. – dichiara l’avvocato Guido Pascucci, una persona molto attenta a quello che accade a Ostia, che prosegue: “Purtroppo le norme e le recenti riforme processuali (entrate in vigore lo scorso anno) consentono a ogni forma di delinquenza di evitare condanne e sanzioni penali, per tutti i reati puniti fino a 6 anni di reclusione”. 

Oltre alla condanna nei confronti degli abusivi ci sono anche coloro che, in qualche modo, li giustificano: “…invece di inveire contro poveri cristi che magari cercano di guadagnare un boccone per sopravvivere?! Ma non si vergogna?!”, scrive una persona. “Il vero problema è anche chi compra… uno squallore inimmaginabile Quella è tutta roba presa dalla spazzatura “ripulita” e messa sul mercato” aggiunge un’altra persona. “La gente che compra... questa è la vergogna, ho visto una signora comprare un pacco di pasta all'uovo trovato sicuramente dentro un cassonetto!”. Un fenomeno che fa riflettere in questo caso, quello degli alimenti di dubbia provenienza acquistati, sulle condizioni di povertà nelle quali al giorno d'oggi si trovano molte persone.