Ostia, bomba carta contro il chiosco: arrestato 46enne
Ostia - E’ stato individuato dagli agenti del commissariato Lido di Ostia un uomo di 46 anni, presumibilmente coinvolto nell’attentato dinamitardo contro il ‘The One’, un chiosco di una spiaggia attrezzata sul lungomare Paolo Toscanelli, avvenuto due giorni fa. Le indagini, condotte dagli investigatori diretti dal primo dirigente Antonio Franco, hanno permesso in poche ore il suo arresto con l’accusa di tentata estorsione aggravata. La notte tra lunedì e martedì scorsi una forte esplosione ha svegliato i residenti. A provocarla una bomba carta lanciata contro il chiosco, che ha divelto la serranda.
Secondo quello che hanno accertato gli uomini del dottor Franco il 46enne che, con continue minacce, atteggiamenti arroganti disturbava i frequentatori della spiaggia, era infine arrivato alla richiesta di denaro ai gestori del chiosco. Ieri il suo arresto grazie ad ‘indagini lampo’ dopo la denuncia del titolare del ‘The One’ che ai poliziotti ha riferito i vari episodi, non ultimo la richiesta di denaro contante, che nell’ultimo periodo si erano susseguiti, diventando sempre più preoccupanti. Le immediate verifiche hanno fatto emergere la responsabilità di M.G., queste le iniziali del nome dell’arrestato, che in alcune occasioni aveva anche minacciato pubblicamente il gestore. Gli agenti, dopo averlo rintracciato, lo hanno accompagnato negli uffici del commissariato in via Genoese Zerbi dove alla fine è stato arrestato per il reato di tentata estorsione. Nel corso della perquisizione della sua abitazione è stato trovato materiale pirotecnico, successivamente sequestrato. Sono in corso indagini da parte degli investigatori volte a stabilire eventuali utilizzi impropri del materiale pirotecnico rinvenuto.
Durante la conferenza che si è svolta questa mattina in commissariato il primo dirigente, dottor Franco, ha fatto presente che le minacce di estorsione si riescono a vincere soltanto grazie alle denunce. Ha ricordato che nella sua onorata carriera, ben trentadue anni di attività, l’unico deterrente contro questo reato è chiedere aiuto alla polizia.
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