Ostia - Questa mattina il convegno ‘Bullismo, cyberbullismo e sicurezza’ presso il liceo scientifico Antonio Labriola di Ostia. Un convegno dedicato ai ragazzi per informarli sui rischi connessi ad un utilizzo superficiale della rete.


IL CONVEGNO - All’incontro, organizzato da Carmelo Mandalari, segretario di Gs Flames Gold, presso il liceo scientifico di via Capo Sperone sono intervenuti, tra gli altri, il giusfilosofo e magistrato Otello Lupacchini, autore del saggio In pessimo Stato.


IL CONVEGNO – Tra i relatori Ottavio Fattorini, dirigente scolastico del liceo Antonio Labriola; il sostituto procuratore generale della Repubblica presso la Corte d' Appello di Roma Otello Lupacchini; il generale della guardia di finanza Gianni Gola; Luca Massaccesi, olimpionico di taekwond e segretario generale dell' Osservatorio; il colonnello dei carabinieri - presidente del Comitato International Police Association - Ipa Rieti; Simonetta Moretto, presidente del Gs Flames Gold; Marco Pepe, consulente nazionale Ente di Promozione Sportiva Asi; Giulio Notturni; Antonio Caliendo; ha moderato il giornalista Giulio Mancini. 


LEGGE CONTRO BULLISMO - Mercoledì 2 marzo il Consiglio regionale del Lazio ha approvato la legge contro il bullismo. “Disciplina degli interventi regionali in materia di prevenzione e contrasto al fenomeno del bullismo”, questa la dicitura completa. Soddisfatto il consigliere Piero Petrassi, cofirmatario della proposta di legge e componente della commissione cultura, che ha dichiarato “trattarsi di un provvedimento molto importante, che ha lo scopo di tutelare e valorizzare la crescita educativa, sociale e psicologica dei minori, promuovendo e sostenendo azioni di prevenzione e contrasto del fenomeno del bullismo”.


“La legge interviene attraverso il sostegno e il finanziamento a programmi e progetti volti alla diffusione della cultura della legalità, al rispetto della dignità dell’individuo nella sua diversità e alla tutela dell’integrità psico-fisica dei bambini e degli adolescenti, soprattutto nell'ambiente scolastico. “Il concetto di fondo cui si ispira il testo – prosegue Piero Petrassi - è la consapevolezza che la prevenzione del fenomeno del bullismo non può essere un'operazione occasionale. Si deve intervenire attraverso una programmazione complessa e strutturata di lungo termine, che preveda necessariamente la partecipazione attiva della famiglia, della comunità scolastica (che costituiscono l'asse lungo il quale si poggia l'esperienza e la formazione dei ragazzi e delle ragazze) e ovviamente anche delle istituzioni del territorio, in una prospettiva di corresponsabilità, coprogettazione, condivisione dello sfondo valoriale al quale riferirsi per la realizzazione delle iniziative”.


ARTICOLO 21 - Molto importante è l’emendamento approvato dall’Aula sul richiamo esplicito della Legge all’Articolo 21 della Carta dei Diritti dell’Unione Europea, che specifica le varie forme di discriminazione. La legge intende affrontare in modo concreto un’emergenza, che purtroppo sta assumendo dimensioni preoccupanti. Secondo i più recenti dati Istat, pubblicati a dicembre 2015, emergerebbe un quadro allarmante in quanto nel 2014, circa il 50% di ragazzi e adolescenti fra gli 11 e i 17 anni avrebbero subìto degli episodi offensivi, non rispettosi o addirittura violenti da parte di altri ragazzi o ragazze.