Ostia, bus Atac preda dei barbari. Ma l’Azienda ha già raddoppiato i servizi di manutenzione
Ostia – Sono ormai due settimane che i bus dell’Atac in servizio nel municipio XIII - una cinquantina di vetture Mercedes modello Citaro che collegano il Lido con Acilia, l’Infernetto, Dragona, Ostia antica, Stagni, Centro Giano, Casalbernocchi, Axa e Casalpalocco – sono nell’occhio del ciclone. Accusate, a ragione, di essere sporche, maleodoranti, imbrattate, con i sedili divelti dove c’è persino chi, il vandalo di turno, non si fa scrupolo di orinare, vomitare e anche di peggio. Come ha denunciato ieri il consigliere municipale Pd, Paolo Orneli, che, cellulare alla mano, ha ritratto un sedile invaso dagli escrementi sulla linea dello 04.
A lanciare per primo l’allarme era stato il 16 marzo scorso Giovanni Zannola, segretario Pd di Ostia antica, che aveva documentato il degrado dello 01 e dello 05, forse le più ‘bersagliate’ dai teppisti, con una serie di eloquenti foto. E l’Azienda? Diciamo subito che l’Atac non si limita a stare a guardare. E che, come fa sapere un dipendente che preferisce mantenere l’anonimato, si è, come si suol dire, immediatamente rimboccata le maniche. Ed al consueto servizio di manutenzione e pulizia delle vetture ha aggiunto una intensificazione. Un ‘rafforzamento’ per rendere i bus decorosi, funzionali e degni di garantire davvero un servizio pubblico comodo ed efficiente. Anche se, informa ancora il dipendente, fare i conti con le azioni vandaliche, e con le loro conseguenze, non è affatto facile.
E’ comunque ormai da una quindicina di giorni che una squadra di cinque persone è all’opera per l’igienizzazione e pulizia completa dei bus che, dopo un paio d’ore di questo trattamento, tornano come nuovi. Ogni giorno, di norma, vengono ripulite due vetture, ma dopo l’allarme il numero sarebbe stato raddoppiato. Impegnati anche gli addetti alle pulizie che dopo il rientro del mezzo al deposito provvedono alla prima opera di pulizia. In questi giorni, dunque, gli addetti stanno sostituendo le 46 spalliere e i 46 sedili dei bus con del nuovo tessuto. Sui vecchi si trovano incollate, se tutto va bene, chewing gum, e poi risultano strappate e tagliuzzate con i coltellini, macchiate e scribacchiate con i pennarelli. Si trovano persino siringhe tanto che gli operatori sono costretti ad utilizzare i guanti. Tra le ‘curiosità’, c’è persino chi ruba il martello frangi vetro da utilizzare in caso di emergenza e se lo porta via come ‘souvenir’. Insomma, in azione delle vere e proprie orde barbariche.
“Non si rendono conto questi vandali che sottoporre ad un trattamento di pulizia un mezzo comporta non solo una spesa e l’impegno dei lavoratori che ci mettono, oltre alla manualità il cuore, ma anche ritardi alle fermate poiché spesso, viste le pessime condizioni, i bus sono trattenuti al deposito per il ripristino”, spiega il dipendente. “Insomma, sarebbe il caso di rispolverare il vecchio slogan dell’Atac degli anni Novanta ‘Il romano non è un vandalo’, anche perché i Romani li civilizzavano i barbari! Mi auguro davvero non si debba tornare ai vecchi tempi, con controlli ed altro. Invito tuttavia i passeggeri a segnalare gli episodi anche quando sono in atto”, conclude.
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