Ostia, caldo torrido: spiagge prese d’assalto
Ostia – Spiagge prese d’assalto in questa prima, torrida domenica di giugno. E’ arrivato il caldo. Un caldo da ‘bollino rosso’ che ha spinto moltissimi romani e turisti a lasciare la Capitale per riversarsi in massa sulle spiagge del litorale romano. Da Ostia a Fiumicino a Fregene stabilimenti e chioschi registrano il sold out. Ripercussioni si registrano lungo la Litoranea dove il traffico è bloccato in entrambi i sensi di marcia. Tra i lidi le preferenze dei bagnanti si concentrano in particolare per Capocotta e le spiagge libere di Castelporziano, dove ieri, al ‘Primo Cancello’, un ragazzo di 14 anni di Grottaferrata ha rischiato di perdere la vita a causa di un tuffo.
Il 14enne., che era venuto al mare insieme agli amici per trascorrere una giornata spensierata, dopo essersi tuffato, ha battuto la testa rischiando di annegare e riportando delle gravi lesioni. Soccorso, è stato trasportato in eliambulanza al Policlinico Gemelli di Roma dove è ancora in prognosi riservata. Adesso è in osservazione: soltanto nei prossimi giorni i sanitari potranno valutare l’entità di eventuali danni motori alle gambe. Il ragazzo è cosciente e per il momento sarebbe escluso un intervento di chirurgia vertebrale. Sulla vicenda sta indagando la polizia di Ostia, intervenuta sul luogo del tragico incidente.
A prestare i primi soccorsi al ragazzo è stato Mister Ok, al secolo Maurizio Palmulli, il famoso bagnino 62enne di Acilia che a Capodanno si tuffa nel Tevere. Roma Capitale news riporta oggi il racconto del bagnino: “Erano le 11.30 circa e la spiaggia era già affollatissima quando ho visto un uomo sbracciarsi per indicarmi il ragazzo disteso sulla riva. Sono subito accorso e insieme a una dottoressa di Verona, per caso sulla spiaggia, abbiamo iniziato la rianimazione. All’inizio non sentivo il battito, poi continuando con il massaggio cardiaco e la respirazione siamo riusciti per tre volte a riportarlo in vita. Quando ha aperto gli occhi e mi ha stretto la mano le persone che ci avevano circondato sono scoppiate in un applauso di gioia: avevano capito che era vivo. Gli amici del ragazzino mi hanno passato al telefono la madre che era preoccupatissima. Ho cercato di rincuorarla spiegandole che suo figlio si stava riprendendo”.
La Regione Lazio ha intanto appena comunicato che è pronto il piano per tutelare le fasce più deboli della popolazione laziale dagli effetti delle ondate di calore. Per lunedì 9 giugno la direzione regionale sanità ha convocato la riunione con gli esperti dell’osservatorio epidemiologico regionale e i medici di famiglia per definire i particolari operativi. Per il 2014 il programma di prevenzione coprirà 4 mesi, ovvero dal 15 giugno al 15 settembre. L’azione sul campo è affidata ai circa 5.000 medici di famiglia che operano nel Lazio. Saranno loro a selezionare quali tra i propri assistiti dovranno essere inseriti nel programma, ma basandosi su un ampio elenco di soggetti suscettibili, indicati dall’osservatorio epidemiologico regionale che da sempre cura l’attuazione del progetto e che indica quattro diversi livelli di rischio.
Per ogni paziente inserito nella platea dei soggetti a rischio, prevalentemente una popolazione anziana che va dai 64 ai 74 anni e oltre, sarà compilata una scheda, e per ogni paziente i medici di famiglia devono assicurare un accesso domiciliare. Complessivamente si tratta di oltre 40mila persone. Trentamila sono quelle affette da patologie cardiocircolatorie e respiratorie, ma il numero si amplia poiché nel programma di sorveglianza i medici possono inserire persone fragili fuori dalla fascia d’età indicata. L’indicazione ai medici è di programmare e potenziare gli accessi domiciliari in corrispondenza dei giorni in cui sono previste condizioni climatiche ad alto rischio. I sistemi di allarme previsti dal ministero della salute nella Regione Lazio sono sei: Roma, Latina, Frosinone, Viterbo, Rieti e Civitavecchia. Quotidianamente saranno pubblicati bollettini d’allarme, consultabili sul sito web del ministero della salute www.salute.gov.it e sul sito dell’osservatorio del dipartimento di epidemiologia del Lazio www.deplazio.net
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