Ostia – Venerdì 16/10/2020 il senatore della Lega William De Vecchis ha depositato un'interrogazione a risposa scritta, indirizzata al Presidente del Consiglio dei Ministri, per avere risposte urgenti sul mancato rilascio delle istanze di condono riguardanti il Country Club Castelfusano, necessarie per riattivare la struttura dopo il dissequestro, e attese da mesi.

“Nonostante i pareri favorevoli della Sovrintendenza e il lungo tempo passato dalle domande inoltrate, l'ufficio condoni del comune di Roma non procede a rilasciare le concessioni necessarie alla riattivazione della struttura che ha sempre garantito lavoro a decine di famiglie del territorio del litorale romano. Ci chiediamo cosa impedisca da mesi il rilascio dei condoni richiesti e soprattutto se il sindaco di Roma conosca effettivamente la storia e la situazione attuale del Country Club Castelfusano, dove oltretutto risiedono ancora i Principi Chigi.

La Società che gestisce il Country Club Castelfusano sta già operando da anni per riqualificare
l'area, che insiste nella Riserva Statale del litorale romano, nella pineta, dove il rischio incendi è sempre in agguato. Senza alcun supporto esterno la Società sta riattivando alcune zone e strutture del camping - già regolarizzate - ma serve questo ultimo passo per rimettere in piedi l'intero 'sistema di accoglienza' del Camping di Castelfusano.

Grazie quindi al Senatore De Vecchis per l'Interrogazione con la quale ha dimostrato, come sempre, un'attenzione particolare nei confronti del litorale romano e delle sue ricchezze, troppo spesso dimenticate o danneggiate dall'indifferenza. Ci aspettiamo quindi una svolta immediata per riuscire a riattivare una realtà importantissima per il rilancio della ricettività sul territorio del Municipio X e dunque per l'occupazione locale, utile specialmente in questo momento di profonda crisi economica per l'intero Paese”.

Lo dichiara Monica Picca, capogruppo Lega Municipio X Roma.

Questo il testo integrale dell'Interrogazione al Senato

“INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA DE VECCHIS.

Al Presidente del Consiglio dei Ministri

- Per sapere, premesso che: Il camping internazionale Country Club di Castelfusano, malgrado la Corte di appello di Roma, in data 24 maggio 2019, abbia dichiarato la revoca della confisca, avvenuta nel gennaio del 2016, e ordinato la restituzione dei beni agli aventi diritto, si trova oggi nell'impossibilità di ritornare ad esercitare la sua storica attività;
la struttura, unica nel suo genere, si estende su una superficie di 33 ettari nel cuore della Pineta di Castelfusano; un'area ricettiva e turistica che ospitava fino a 4.000 persone, sia italiani che stranieri, con un importantissimo indotto economico per il territorio e che per anni ha fornito occupazione e reddito ad oltre cento famiglie, tra dipendenti e stagionali;
l'impossibilità di procedere con le opere necessarie al ripristino delle condizioni di esercizio, preesistenti alla data della confisca, per la mancanza del rilascio delle istanze di condono, nonostante i parerei favorevoli della Soprintendenza, rischia di determinare un grave danno economico per la società;
il settore turistico è stato tra i più colpiti dagli effetti scaturiti dall'emergenza epidemiologica da Covid-19; è evidente come, in un'ottica di rilancio del comparto, debba essere presa in considerazione anche la necessità di superare questo tipo di dinamiche, perlopiù legate ad inefficienze di natura amministrativa, che rischiano di aggravare ulteriormente la crisi in cui versa il settore;
mantenere chiusa una struttura così importante, anche in considerazione del forte flusso turistico che la stessa è in grado di generare, determina un grave danno per l'economia del territorio, privandolo di ricchezza e occupazione:- quali azioni il Governo intenda adottare affinché possano essere prontamente superati gli ostacoli che stanno impedendo la riapertura del camping internazionale Country Club di Castelfusano, permettendo che si vengano a ristabilire le condizioni per far rinascere quell'indotto economico di cui godeva il territorio, legato alla forte presenza dei flussi turistici, sia italiani che stranieri”.


16/10/2020 Roma.