Ostia – Domenica 30 settembre torna Puliamo il mondo, l’iniziativa lanciata da Legambiente che ormai da venti anni vede coinvolti oltre ai comuni cittadini anche centinaia di enti ed aziende in Italia e all’estero. Tra le persone che domenica saranno presenti armati di guanti, rastrelli e sacchi tra le dune di Capocotta anche un centinaio tra dipendenti e agenti della società di assicurazioni Groupama.

 

 

 

La mission sarà quella di contribuire a riqualificare lo  splendido tratto di costa che fa parte della Riserva del Litorale romano. Si tratta di un sito di grande interesse naturalistico per la presenza della duna costiera, un habitat ormai raro e dall'equilibrio fragile, da difendere da usi non rispettosi. L’obiettivo è anche quello di diffondere e ribadire l’importanza della corretta gestione del ciclo dei rifiuti.

 

 

L’impegno ambientale è un valore centrale per Groupama, come dimostrano i dati relativi al risparmio energetico, alla raccolta differenziata e allo sviluppo della mobilità sostenibile  ottenuti in questi primi sei mesi del 2012.

 

 

Il passaggio alla nuova sede, realizzata con un occhio di riguardo per le problematiche

ambientali ed inaugurata un anno fa, ha permesso di abbattere del 40% il consumo di energia elettrica e di avviare un importante attività di raccolta  differenziata dei rifiuti.

 

 

Sono stati raccolti quasi 100 metri cubi di carta, equivalenti alla tutela di oltre 600 alberi; oltre 50 metri cubi di plastica, che significano risparmio energetico per 40.000 kwh, pari ad una settimana di consumi domestici di una cittadina di 1500 abitanti; circa 1 metri cubi di pile usate, in crescita del 960%  rispetto al 2011.

 

 

Sul fronte della mobilità, invece, si è registrata una consistente diminuzione dell’uso  dei mezzi di trasporto più inquinanti: - 9% i dipendenti che si recano in ufficio con la propria auto o moto, +350% (da settembre 2011) quelli che scelgono il mezzo  pubblico; nelle trasferte e negli spostamenti per motivi di lavoro cresce del 42% l’uso  del treno e diminuiscono dell’11% quello dell’aereo e del 52% quello del taxi.