Omicidio Lenzi, estradato dalla Spagna uno dei killer del gioielliere Francesco Lenzi
Ostia – E’ stato estradato ieri dalla Spagna Nicolau Robert Georgian, 30 anni, uno degli autori dell’efferato omicidio del gioielliere Francesco Lenzi, torturato a morte nella sua villetta all’Axa il 25 novembre del 2008. Al massacro parteciparono una banda di sette rumeni: con il fermo di Nicolau sale a sette il numero degli arrestati.
Il trentenne è stato rintracciato in Spagna, a Bilbao, all’inizio dell’agosto scorso, al termine di accurate e complesse indagini in collaborazione, a livello internazionale, con l’Interpol. A condurre le investigazioni i carabinieri del gruppo di Ostia che hanno infine posto termine alla latitanza dell’uomo, che durava da oltre due anni.
A breve, Nicolau sarà giudicato innanzi alla corte d’assise per i reati di omicidio, rapina e violazione di domicilio, pluriaggravati ed in concorso con altri.
La vittima, il gioielliere Francesco Lenzi, fu ammazzato al culmine di una rapina la mattina del 25 novembre di quattro anni fa nel suo villino di via Tespi, all’Axa. L’uomo, che fu trovato agonizzante, era stato incaprettato ed aveva subito delle sevizie prima di morire. Polsi e caviglie serrati con lo scotch, fu trovato in una pozza di sangue: fatale, sembra, un colpo alla testa. I killer si accanirono con inaudita ferocia su di lui. La banda, tutta formata da giovani rumeni, riuscì ad introdursi in casa con la complicità della domestica, anch’essa di nazionalità rumena.
Nel corso degli ultimi anni i carabinieri del nucleo investigativo hanno identificato e arrestato i diversi componenti del gruppo di malviventi, ai quali nel tempo la corte d’assise di Roma ha inflitto pesanti condanne.
Il bottino della rapina, gioielli per diverse decine di migliaia di euro, fu recuperato poco dopo l’assassinio di Lenzi. Uno dei balordi, infatti, era fuggito in treno da Roma ma a Bologna, sceso probabilmente per fumare una sigaretta, aveva fatto tardi ed in convoglio era ripartito senza di lui. Lo zainetto fu ritrovato dagli agenti della Polfer di Milano: all’interno i preziosi che recavano i cartellini con il nome della gioielleria. Lenzi era titolare di due negozi nel quartiere dell’hinterland lidense anche se al momento dell’omicidio uno era chiuso. Si disse che forse era in cattive acque: ma rimangono delle semplici supposizioni.
Le indagini dei carabinieri del nucleo investigativo del gruppo di Ostia hanno permesso di identificare il gruppo dei malviventi, ai quali nel tempo la Corte d’Assise di Roma ha inflitto pesante condanne.
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