Casalpalocco – Parolacce, insulti e poi le botte. Protagonisti dell’aggressione ai danni di due cingalesi per un “problema” di precedenza stradale sono stati quattro giovani “bene” di Casalpalocco. Tutto si è concluso con l’arresto di uno di loro ed il ferimento degli extracomunitari. L’episodio si è verificato ieri pomeriggio intorno alle 16 in via Canale della Lingua. I ragazzi, a bordo di una Toyota Aygo, hanno avuto a che ridire con i due stranieri che viaggiavano lentamente a bordo della loro utilitaria.

 

Dopo aver effettuato una manovra azzrdata, i quattro hanno fermato l’auto e, scesi dal mezzo, si sono avvicinati ai cingalesi. Dopo averli minacciati e insultati, li hanno obbligati a scendere e quindi li hanno pestati con calci e pugni, davanti agli occhi sbigottiti degli automobilisti di passaggio e di una donna, una connazionale, che era in macchina. Quest’ultima, sconvolta, ha però immediatamente allertato il 112 informando così i carabinieri. 

 

Durante l’aggressione, i  balordi sono riusciti a strappare una catenina e un bracciale d’oro, indossati da uno dei due malcapitati quindi sono risaliti a bordo e sono scappati. Fortanatamente la donna è riuscita a trascrivere il numero della targa della Toyota riferendola così ai militari. Grazie a questa informazione, gli investigatori sono risaliti al proprietario, una donna residente in via Cleante, poco distante dal luogo del fatto.

 

Poco dopo i carabinieri hanno infatti trovato l’auto parcheggiata, con il motore ancora caldo sotto l’abitazione della donna. Sono bastate poche domande per far cadere in contraddizione il figlio, 21 anni,  convivente, operaio di professione, che era rientrato a casa poco prima. Messo alle strette, ha confessato le sue responsabilità ed è stato arrestato con l’accusa di rapina e lesioni personali aggravate in concorso. I due cingalesi, rispettivamente di 24 e 48 anni, entrambi residenti a Roma da alcuni anni, sono stati accompagnati al pronto soccorso dell’ospedale Grassi per essere visitati. Ne avranno rispettivamente, a causa delle lesioni riportate in varie parti del corpo, per 6 e 21 giorni. In corso le indagini per risalire all’identità dei complici.