Ostia, Casapound: “Vie legali contro chi diffama il nostro movimento”
Ostia - "Diffidiamo coloro che domenica sera durante una manifestazione di piazza ad Ostia organizzata dall'associazione Stand Up si sono permessi di affermare che c'è una collusione tra il nostro movimento e la criminalità organizzata sul territorio". Lo ha dichiarato questa mattina in una nota CasaPound Italia litorale romano. "A una specifica domanda da parte di un partecipante all'assemblea di spiegare bene cosa si intendesse per legame tra Cpi e criminalità locale, si è risposto che 'l'unico dato certo è che il movimento ha partecipato a una società che copriva i traffici di gruppi criminali locali'. l metodi di questi giornalisti e personaggi - continua la nota - sono noti come la loro ideologica politica. A parlare sono gli stessi che meno di un mese lanciavano minacce e accuse sui social network, promettendo che ci avrebbero distrutti ad uno a uno solo perché ci eravamo permessi di far notare il giro di interessi tra il consigliere di Sel Lange, l'associazione giovanile Yut e l'amministrazione locale in merito alla questione Cancelli Village. Se qualcuno vuole fare carriera diffamando gli altri, con noi ha sbagliato bersaglio, e siamo prossimi ad agire per vie legali contro chi è maestro di diffamazione per eccellenza e invitiamo chi partecipa, modera e organizza questi dibattiti ad informarsi sulle persone che invitano a presenziare e a prendere parola. Il metodo della calunnia usato da una parte politica di questo municipio per screditare i propri avversari non può essere accettato e chi si presta a questo meccanismo che conosciamo bene, quello di ripetere continuamente una bugia per farla credere realtà, è complice dei diffamatori".
"Il 6 luglio 2013, oltre un anno fa - ha aggiunto Ferdinando Colloca, candidato alle scorse elezioni comunali di Roma nella lista di CasaPound Italia - ho depositato con numero di protocollo 74752 una richiesta di incontro pubblico al fine di chiarire e rendere pubblica la vicenda uscita su alcuni organi di stampa, in primis Repubblica, che non è mai stata accolta dal presidente Tassone. Probabilmente, se ancora dopo un anno si preferisce organizzare manifestazioni senza contraddittorio per diffamare la mia persona e CasaPound Italia, l'obiettivo è quello di distogliere l'attenzione da altre vicende poco chiare che hanno riguardato questa amministrazione e chi ha da nascondere qualcosa - ha concluso Colloca - non siamo certo noi".
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