Ostia - CasaPound è pronta a scendere in trincea a difesa della fruibilità annuale delle spiagge. Meno 4 all'evento 'Ostia, che spiaggia!' dove operatori ed esperti discuteranno il problema della legalità amministrativa delle spiagge del litorale romano. L'iniziativa si terrà sabato 28 ottobre allo stabilimento V-Lounge Beach alle 12 e sono state invitate tutte le autorità competenti oltre agli operatori delle spiagge libere e degli stabilimenti balneari ed ai residenti.

"Tra poche settimane - spiega Luca Marsella, candidato presidente di Cpi al X Municipio - inizierà la stagione delle mareggiate, spinte dai forti venti che provengono dal quadrante di ponente. Si parlerà - ha continuato Marsella - di nuovo di erosione, di insabbiamento del Canale dei Pescatori, dei fondi della Regione Lazio e di discutibili opere di ripascimento e di difesa costiera. Siamo stufi di ascoltare le stesse promesse che dal 1964 non risolvono questi problemi. Siamo stufi di ascoltare le promesse elettorali dei partiti che hanno fallito su tutti i fronti distruggendo un intero settore imprenditoriale. Ecco perchè parleremo anche della destagionalizzazione e dello svolgimento delle attività collaterali alla balneazione, non solo per rilanciare una discussione sull'offerta turistica del litorale, ma anche per esprimere la nostra idea a riguardo. Sappiamo che è in corso di elaborazione l'Ordinanza Balneare della Stagione Invernale (01.11.2017-30.04-2018) e non intendiamo assistere passivamente alla sua imposizione sul territorio. Il mare di Ostia deve vivere tutto l'anno ma in maniera razionale aprendo con gli operatori balneari veri tavoli di ascolto e non di repressione o, peggio ancora, di concordato".

"Non sono più tollerabili gli slogan dell'abbattimento del lungomuro - ha aggiunto Carlotta Chiaraluce, capolista della lista di CasaPound ad Ostia - senza aver dietro una vera idea di sviluppo. Non sono più tollerabili gli slogan sulla legalità quando proprio il Comune di Roma e la Regione Lazio sono coinvolti in ben due procedimenti per gli affidamenti delle spiagge libere, uno penale presso la Procura di Roma, uno contabile presso la Corte dei Conti. Che nessuno si illuda: CasaPound è a difesa di un bene comune, come il litorale romano, che va tutelato e valorizzato con scelte che favoriscono non solo le attività imprenditoriali ma soprattutto il benessere delle famiglie italiane. Stagioni balneari come quella appena trascorsa - ha concluso Chiaraluce - devono rimanere solo un cattivo ricordo".