Dopo la Commissione Controllo e Garanzia di venerdì scorso, nel corso della quale il minisindaco si è difeso dalle accuse, le opposizioni continuano a chiederne le dimissioni

Ostia (Rm) – ‘Caso Falconi’: dopo la Commissione Controllo e Garanzia che si è svolta venerdì 20 settembre, convocata dal presidente Pietro Malara, per sapere a che titolo fosse presente in Municipio, e particolarmente in Presidenza, la compagna del minisindaco (Alessandra Colonnese, presidente di un circolo Pd), nel corso della quale il presidente Mario Falconi si è difeso dalle accuse delle opposizioni, la vicenda finisce in Parlamento e in Prefettura. 

Alla Commissione sono intervenuti sia il Presidente del X Municipio che il Direttore del Municipio, Marcello Visca. Mario Falconi, che è tornato a esprimere “tutto il suo sdegno”, stavolta personalmente e non in una nota per chi diffonderebbe “fake news”, ha parlato di “poteri forti” mentre le opposizioni ne chiedono comunque le dimissioni e hanno intenzione di presentare in Parlamento un’interrogazione.

I consiglieri dell’opposizione hanno chiesto spiegazioni sulla presenza della compagna del minisindaco in Presidenza e nelle riunioni di Giunta: Falconi, che ha ammesso le visite della Colonnese dopo un anno di vedovanza, ha però ribadito “l’assoluta e totale falsità” della presunta ingerenza o presenza della stessa agli incontri politici, sostenuto anche dal direttore Visca. 

Alla minoranza, rappresentata dalla capogruppo della Lega Monica Picca, da Alessandro Aguzzetti, da Andrea Bozzi, dagli altri consiglieri di opposizione, che hanno dichiarato “il non interesse per le vicende sentimentali” di Falconi, interessa invece che chiarisca a quali eventuali “poteri forti” si riferisca e di quali “complotti” dichiari di essere vittima. Intanto l’associazione Labur ha inviato una lettera al Prefetto di Roma Lamberto Giannini su questa vicenda che suscita preoccupazioni.