Ostia – La notizia dell’assegnazione a privati di un tratto di arenile di 250 metri della spiaggia di Castelporziano, nel tratto confinante con la tenuta del Presidente della Repubblica, affidato con “indagine informale” è, secondo Maurizio Carrozzi, coordinatore del circolo Casa della sinistra Roma XIII, “l’ultimo di una lunga serie di atti tesi alla progressiva privatizzazione della spiaggia pubblica”.

 

 

“Questi atti tradiscono gravemente lo spirito con il quale nel 1965 il presidente Giuseppe Saragat donò questo bellissimo tratto di litorale ai cittadini romani”, spiega Carrozzi. Il trattato al quale il Comune di Roma e quindi il municipio XIII è tenuto ad attenersi recita testualmente: “… divieto assoluto di costruire stabilimenti balneari di qualsiasi tipo, sia in legno che in muratura. E’ ammessa la costruzione di spogliatoi del tipo di cui all’esibito progetto; obbligo di vigilare affinché venga impedita la costruzione abusiva di qualunque tipo di fabbricato anche a carattere provvisorio…”.

 

 

“E invece, anche un visitatore distratto”, conclude Carrozzi, “si rende conto che tale impegno è stato troppe volte disatteso”. Sel del XIII municipio chiede la difesa della natura pubblica della spiaggia e della salvaguardia della duna costiera sollecitando “chiarezza e trasparenza” nelle concessioni fin qui accordate.  Il flash mob che avrebbe dovuto svolgersi domani alle 10 al primo cancello di Castelporziano è stato spostato per problemi autorizzativi. Appuntamento giovedì 19 luglio alle ore 10 davanti al municipio XIII, a piazza della Stazione vecchia a Ostia