Ostia, Cavalcanti: “Country Club Castelfusano: preclusa la regolarizzazione per burocrazia”
Ostia – In merito alla vicenda del Camping Club Castelfusano dove martedì 29 luglio la guardia di finanza di Ostia avrebbe scoperto una maxi evasione da oltre 30 milioni di euro, riceviamo e pubblichiamo da Michelangelo Cavalcanti, amministratore unico della Castelfusano Prima spa, società proprietaria della struttura ricettiva:
“Vorremmo ribattere ai punti principali sollevati negli articoli diffusi che riportano notizie non esatte e sviano dal problema principale che riguarda il Country Club Castelfusano. Per la vicenda dei 30 milioni c'è stato già un compromesso con l'agenzia delle entrate che dimostra una collaborazione attiva e la volontà da parte nostra di sanare eventuali irregolarità
1 - Il campeggio “Castelfusano Country Club” sorge su un'area con destinazione urbanistica stabilita dal Piano Regolatore a campeggio: il suo utilizzo come tale, quindi, non può essere messo in discussione.
2 - Le contestazioni della procura del 2012 hanno riguardato la presenza di diverse casette prefabbricate che non avevano le caratteristiche della mobilità: le casette in questione sono state rese mobili o abbattute. Tra l'altro si è già proceduto all'abbattimento di tutte le opere inidonee poste in essere dopo il 1994, come da Determina dirigenziale del X Municipio ed approvato dal pubblico ministero.
3 - Per poter procedere al dissequestro la procura ha quindi chiesto la preventiva chiusura dei condoni presentati. L'attività è iniziata nei primi anni '70. Successivamente, nel 1985 e 1994, sono state presentate domande di sanatoria per i manufatti nel frattempo realizzati. Il problema si è quindi concentrato sul rilascio delle concessioni in sanatoria, per le quali era necessario il parere della Soprintendenza per i beni archeologici e paesaggistici del Comune di Roma. Nel 2013 la Soprintendenza ha espresso parere negativo perché non le era stata inviata la documentazione integrativa richiesta entro 30 giorni. Ha poi riconfermato il parere negativo perché la documentazione integrativa successivamente trasmessa non era stata inviata tramite Roma Capitale, ma direttamente dalla società Castelfusano Prima Spa e quindi non poteva essere esaminata.
4 - La conclusione è che siamo in presenza di un parere negativo (che blocca l'iter dei condoni, bloccando altresì il dissequestro del Camping) dato per ben due volte dalla Soprintendenza senza mai esprimersi nel merito, bensì solo per presunti aspetti formali ed incomprensioni tra i vari enti preposti. In merito a questo provvedimento sono stati presentati ricorsi al Tar ed al Consiglio di Stato. Ma intanto un'importante attività turistica ad Ostia, in un momento di crisi economica, è da diversi anni ferma per soli formalismi burocratici che ne hanno precluso la completa regolarizzazione. Regolarizzazione che è stata da noi in primis fortemente voluta, mettendoci a disposizione degli enti preposti e collaborando con essi e che, ci tengo a ripetere, in presenza di meccanismi burocratici più snelli, sarebbe già stata conseguita mesi, se non anni fa”.
Michelangelo Cavalcanti, amministratore unico Castelfusano Prima Spa, società proprietaria della struttura.
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