Ostia – Tre appuntamenti tra storia e natura nella nostra Riserva naturale statale del litorale romano e a Roma organizzati dal Centro di eduzione ambientale di Ostia. Mercoledì 1 maggio, con appuntamento alle ore 17, alla Stazione della metro di Ostia Antica, splendido itinerario verso il tramonto sull'argine del Tevere ad Ostia Antica. Sabato 4 maggio, invece, una visita sempre molto richiesta, con la preziosa guida dell'architetto Fabrizio Madonna al quartiere della Garbatella. L'appuntamento per questa visita è alle ore 17 alla biglietteria della stazione della Linea B di Garbatella. Domenica 5 maggio, infine, visita nella Pineta di Castelfusano alla scoperta delle fioriture primaverili della macchia primaria, con appuntamento alle 17 alla stazione Cristoforo Colombo (capolinea Linea Roma-Ostia).


Mercoledì 1 maggio visita all’argine del Tevere da Ostia Antica, itinerario al tramonto. Appuntamento: ore 17.00 Stazione di Ostia Antica. Contributo: euro 5 (gratuito under 18). Dalla Stazione metro di Ostia Antica per favorire l'utilizzo del mezzo di trasporto pubblico in brevissimo tempo si raggiunge il Borgo Medioevale. Il complesso cinquecentesco di Ostia, con il magnifico castello di Giulio II ed il borgo fortificato, sorge su un' antica ansa del Tevere. La rocca rappresenta uno dei primi esempi di architettura militare di transizione, poiche', accanto ad elementi difensivi di derivazione medievale, presenta aspetti innovativi dovuti all'introduzione delle armi da fuoco: un perfetto esempio di urbanistica rinascimentale. Attraversiamo la campagna percorrendo una strada bianca per raggiungere l'argine nei pressi dell'attracco adiacente agli Scavi e lungo un sentiero rialzato arriviamo fino a Capo due Rami, il punto in cui il Tevere si divide in due braccia: Fiumara Grande ed il Canale di Fiumicino e forma cosi' la cosiddetta "Isola Sacra".


Questo ambiente molto suggestivo, nonostante la vegetazione sia molto impoverita rispetto a quella potenziale. In origine le rive del Tevere erano bordate da una foresta ripariale a pioppo bianco e pioppo nero, salice e ontano. Queste sono specie a rapida crescita, dal legno tenero e in grado di rigenerarsi rapidamente dopo le piene rovinose. Interessanti le presenze faunistiche, si possono facilmente osservare gallinelle d'acqua, aironi rossi e cinerini e cormorani.  Sabato 4 maggio 2013 Quartiere Garbatella, Architettura ispirata alle antiche case romane Appuntamento: ore 17 alla stazione Garbatella, biglietteria. Contributo: euro 5 (gratuito under 18).


Il quartiere fu fondato negli anni venti sui colli che dominano la basilica di San Paolo.  L'origine del nome è tuttora oggetto di discussione: secondo un aneddoto molto diffuso, il quartiere prenderebbe il nome dall'appellativo dato alla proprietaria di un'osteria che si trovava sullo sperone roccioso sovrastante proprio la basilica di San Paolo lungo la via delle Sette Chiese, via che collega la basilica Paolina alla basilica di San Sebastiano fuori le mura meta di pellegrinaggi sin dal XVI sec..


Una seconda ipotesi sul nome "Garbatella" vuole invece che derivi dall'amenità del luogo, mentre un'ultima interpretazione, con qualche fondamento scientifico, fa riferimento al tipo di coltivazione della vite detto "a barbata" o "a garbata" nella quale le viti vengono appoggiate ad alberi di acero od olmo in uso nei terreni detti "Tenuta dei 12 cancelli" (comprendenti l'attuale via delle Sette Chiese), posseduti nel XIX secolo da monsignor Alessandro Nicolai, ministro dell'agricoltura di papa Gregorio XVI. La Garbatella è tradizionalmente suddivisa in lotti, occupati da costruzioni che circondano cortili e giardini che, soprattutto in passato, erano punti di ritrovo per la popolazione: lavatoi e stenditoi, botteghe e cantine, sedie e muretti. L'assetto architettonico della zona è un compromesso tra l'estetica e la pratica: le abitazioni sono collocate, almeno nel nucleo storico, in villini o palazzine di tre piani al massimo, con grande cura per i dettagli e per la diversificazione degli stili. L'architettura del quartiere fu inizialmente improntata al modello inglese delle città giardino (Garden Cities) ben collegate e vicine alla città, abitate da operai e comprendenti significativi spazi verdi coltivabili, tali da fornire ai lavoratori residenti una preziosa, e ulteriore, fonte di sussistenza: l'orto.


Lo stile architettonico dei primi lotti fu denominato Barocchetto dai suoi creatori Gustavo Giovannoni e Innocenzo Sabbatini, coadiuvati successivamente da Costantino Costantini, Massimo Piacentini, Mario De Renzi, e Nori; simili al barocco sono le modanature di sapore medievale, le figure di animali riscontrabili nei fregi, l'utilizzo estensivo di decorazioni d'ispirazione floreale e botanica, restando però queste nell'ambito dell'edilizia popolare e, dunque, povera: al posto di marmi pregiati, stucchi e calce bianca. Domenica  5 maggio 2013 La macchia primaria a Castelfusano - Ricchezza di specie con fioriture di primavera. Appuntamento: ore 17.00 Stazione metro Cristoforo Colombo. Contributo: euro 5 (gratuita under 18).


Cea Riserva Litorale Romano, via del Martin pescatore 66, Ostia  Castelfusano. Apertura ufficio: lunedì, mercoledì, venerdì, sabato ore 9.30-12.30  e 06 50917817, cell. 347 8238652 e   3274564966.