Ostia - In questo fine settimana di inizio luglio son ben tre gli appuntamenti proposti dal Centro di educazione ambientale di Ostia. Sabato 6 luglio, con appuntamento alle ore 11,  sulla piazza a Castel di Guido, nei pressi dell'Aurelia, un' iniziativa per l'intera giornata, pranzo incluso, per conoscere l'azienda agricola, gestita dal Comune, e la splendida campagna circostante. Contributo previsto € 15 adulti, € 8 ragazzi sotto i 18 anni. Domenica 7 luglio si torna finalmente a visitare un sito importante e suggestivo del nostro territorio, la Villa di Plinio a Castelfusano. In questo caso l'appuntamento è alle ore 16 su via del Lido di Castelporziano, nei pressi della sbarra verde che chiude il viale della Villa di Plinio. Il contributo richiesto è di € 9 (€ 4 biglietto d'ingresso + € 5 per la visita guidata), non pagano gli under 18. Sempre domenica 7 luglio, con appuntamento alle ore 17 al parcheggio dipendenti dell'ospedale Bambin Gesù, uno splendido itinerario naturalistico alle dune e Torre di Palidoro. La visita è gratuita grazie al contributo della Città di Fiumicino, Assessorato all'Ambiente.


Alla prenotazione è importante comunicare il numero di targa dell’auto, necessario per il permesso di accesso al parcheggio dell'ospedale. Per tutte  le  visite  è obbligatoria la prenotazione al n. 06 50917817 (lun.-merc.- ven. e sabato ore 9.30-12.30)  oppure ai cellulari:  347 8238652  o 327 4564966. Si può anche prenotare via mail sostituendo all'oggetto la parola "prenotazione" ed indicando nome, cognome, un recapito telefonico e la visita prescelta.  La prenotazione sarà valida al ricevimento della conferma. Cea Riserva Litorale Romano, via del Martin pescatore 66, 00124 Roma Castelfusano. Apertura ufficio: lunedì, mercoledì, venerdì, sabato ore 9.30-12.30, tel.  06.50917817, cell. 347.8238652  e  327.4564966. Sabato 6 Luglio 2013 Castel di Guido con pranzo. Immensa tenuta agricola Appuntamento ore 11.00 piazza Castel di Guido nei pressi dell' dell’Aurelia. Costo, comprensivo di pranzo: 15 euro adulti, 8 euro ragazzi. Rientro: ore 17.00 circa. Prenotazione obbligatoria entro venerdì 6 luglio, ore 12.00. Lungo la via Aurelia a pochi chilometri dal raccordo anulare c’è la Tenuta agricola di Castel di Guido, detta anche Macchiagrande di Ponte Galeria, che appartiene al demanio agricolo del Comune di Roma ed è una vasta azienda agricola gestita direttamente dal Comune. L’area viene utilizzata prevalentemente per la produzione di cereali biologici, l’allevamento di bovini, la riforestazione e, in parte, per l’educazione ambientale. Si producono vino, olio, cereali, ortaggi, latte e formaggi. La superficie è ampia 2.000 ettari dove è possibile ammirare la campagna romana di un tempo tra l’alternarsi di colli, boschi, siepi, fossi e prati. In questi ambienti pascola la più grande mandria di vacche maremmane del Lazio, circa 450 capi. Gran parte dell’area è SIC, Sito di Interesse Comunitario della rete Natura 2000, per un estensione di 1.056 ettari.  Nella prima parte della giornata visiteremo lo storico borgo accompagnati da una guida locale fino all'ora del pranzo che è organizzato dall’Associazione Castel di Guido e Altro ed è a base di prodotti locali. Dopo la merenda /pranzo è previsto un itinerario naturalistico alla scoperta dei diversi ambienti dove è possibile incontrare le tracce di cinghiali, volpi, istrici e tassi.


Se siamo fortunati potremo anche avvistare il Nibbio, bruno e reale.  Per giungere a Castel di Guido è necessario percorrere la SS 1 Aurelia, voltando all'uscita Aurelia (direz. Civitavecchia) del Grande Raccordo Anulare di Roma e dopo circa 5 chilometri uscire seguendo le indicazioni Castel di Guido, fino all'entrata dell'omonima azienda agricola.  Domenica 7 Luglio 2013. Villa di Plinio a Castel Fusano: storia e natura. Appuntamento: ore 16.00 incrocio Via della Villa di Plinio con Via del Lido di Castelporziano, vicino al ex Dazio sulla via litoranea. Costo: 5 euro la visita e 4 Euro per il biglietto di ingresso, non pagano gli under 18. Over 65 solo 5 euro. La villa di Plinio è situata lungo l'antica via Severiana, che attraversa la Pineta per circa 5 km, e prende il nome da Settimio Severo, che la fece lastricare nel 198-209 d.C.; nella pineta troviamo alcuni i resti dell'antica via: tratti di lastricato di basoli ed alcuni muretti laterali. Visiteremo la così detta Villa di Plinio.  La villa è stata oggetto di scavi clandestini fin dal Settecento, mentre è interessata da scavi e ricerche a partire dagli anni Trenta. Nonostante le indicazioni di Plinio il Giovane sull'ubicazione della villa che si ritrovano nella lettera al suo amico Gallo, il problema della sua identificazione non è stato mai completamente risolto. Secondo alcuni studiosi si tratterebbe della Villa dell'oratore Ortensio (114-54 a. C.).  La villa è distante solo pochi metri dalla Via Severiana e dal mare che oggi si trova a circa 600 metri. Il primo impianto è di età giulio-claudia (I secolo d. C.) contraddistinto dall'opera reticolata. Il progetto prevedeva l'adattamento del complesso alla morfologia e ai dislivelli altimetrici della duna. Il quadriportico si può localizzare facilmente grazie all'arco in laterizio riedificato negli anni Trenta. Ben poco rimane del porticato.  Nel 1933 la tenuta di Castel Fusano viene acquistata dal Comune di Roma ed in seguito vincolata come area di pregio ambientale e paesaggistico. Il 26 giugno 1980 fu istituito il Parco Regionale, che oggi è parte della Riserva naturale statale "Litorale romano" (D. M. 29/3/1996). Duemila anni fa la linea di costa era molto arretrata, all'altezza di Ostia Antica circa, e dietro una fascia di dune si trovavano estese lagune oggi prosciugate. Il fiume Tevere ha nel tempo portato grandi quantità di limo e di sabbia, che si sono accumulati in cordoni paralleli al mare, creando l'attuale linea di costa.


Infatti, percorrendo un qualsiasi sentiero in direzione perpendicolare alla costa, si possono notare rilievi corrispondenti agli antichi cordoni dunali.  Domenica 7 luglio 2013. Torre, dune di Palidoro e antica villa romana sul mare. Ampio panorama con siti di grande interesse. Appuntamento: ore 17.00 Parcheggio dipendenti Ospedale Bambin Gesù, Palidoro. La visita è gratuita grazie al contributo del Comune di Fiumicino.  La Torre di Palidoro fu eretta sulla costa durante il periodo delle invasioni Saracene a difesa del castello omonimo. Si tratta di una massiccia costruzione a 4 piani eretta sui ruderi di una grossa villa romana, le cui strutture affiorano appena sulla duna che le ricopre. Fa parte del cordone di torri costiere realizzato nei secoli VIII e IX, dunque in pieno Medioevo, contro le continue scorrerie dei Saraceni provenienti dal mare. Da queste torrette partiva un segnale luminoso che veniva inviato alle torrette più interne e da qui l’allarme giungeva fino ai fortilizi disseminati in campagna ed a quelli in città. La torre di Palidoro è a vista con il castello Odescalchi di Palo e dista circa 7,5 km dalla torre Primavera di Fregene. Accanto alla torre è stato eretto il monumento a Salvo D’Aquisto, eroe della Resistenza, che qui fu trucidato dai tedeschi nel 1945 salvando la vita a numerose persone. Andando dalla torre al mare si incontra la foce del Rio Palidoro e spostandoci lungo la costa verso nord troviamo un interessantissimo sistema dunale che arriva ininterrotto fino a Palo. Si guada il fosso Cupino e si arriva ai ruderi di S.Nicola, con i resti di un’importante villa romana di età Imperiale.


Le dune sono rilievi sabbiosi accumulati dal vento che si sviluppano parallelamente alla linea di costa e vengono stabilizzate dalla vegetazione. I sedimenti che le costituiscono sono stati portati in mare dal fiume Tevere e distribuiti dalle correnti marine, in forma di cordoni litoranei, dapprima sommersi, poi emersi. Quando la duna costiera viene stabilizzata dalla vegetazione costituisce una formidabile difesa contro l'erosione del litorale. L'ambiente dunale è ben conservato e presenta rilievi meno elevati rispetto alle dune situate a Sud del Tevere. La vegetazione è ricca soprattutto di gigli di mare, da segnalare la presenza della santolina delle spiagge, rara sul Litorale della Riserva.