Ostia – “La vivacità e la ricchezza culturale tutta mediterranea che Ostia, in quanto litorale della Capitale, riesce ad esprimere, viene contraddetta dalla consegna, avvenuta sabato 30 giugno, del Premio internazionale Città di Ostia per l'arte contemporanea a Graziano Cecchini, l'attivista d'avanguardia futurista diventato noto per alcune azioni d'“effetto””, dichiara Leonardo Ragozzino, responsabile cultura Sel area metropolitana di Roma.

 

 “Tra queste ricordiamo la Fontana di Trevi, colorata di rosso, e piazza di Spagna riempita di palline colorate. Sempre Cecchini fu nominato da Sgarbi quale assessore al “nulla” al comune di Salemi e non va taciuta la sua candidatura al consiglio comunale di Latina per Futuro e libertà per l'Italia”, prosegue Ragozzino.

 

“Questa longeva manifestazione, giunta quest’anno alla 41° edizione, che potrebbe individuare ben altre eccellenze, si configura sempre più  quale rito dei poteri forti o emergenti locali tesi a riconfermare il proprio ascendente politico dietro il velo della cultura da salotto”.
 

“Desta ancora più disapprovazione il filo che lega questa edizione a quella del 2009, quando il premio per la poesia venne addirittura conferito a Licio Gelli, il venerabile capo della loggia massonica P2, condannato con sentenza definitiva per vari gravi reati”, sottolinea il responsabile cultura Sel.
 

“Sinistra Ecologia e Libertà ha in mente un'altra idea di società ed un'altra idea di cultura, quest'ultima fondata sulla qualità della creatività e della partecipazione, svincolata dalle pastoie delle corti e dei cortigiani del nulla”, conclude.