Ostia, centinaia di manifesti di CasaPound per i Marò
Ostia - Centinaia di manifesti per chiedere la liberazione dei due marò italiani detenuti in India a firma CasaPound Italia sono comparsi questa mattina in tutto il XIII Municipio. Dalle stazione Lido Centro e di Acilia, fino a via delle Baleniere e il centro di Ostia il messaggio di Cpi ha invaso i muri del territorio. "Riprendiamoci subito i nostri soldati - si legge sul manifesto - il presidente Monti ed il ministro Terzi hanno consegnato i nostri soldati all'India perché sono incompetenti e vigliacchi, tanto quanto i partiti che sostengono un governo che non è in grado di tutelare soldati, aziende, lavoratori e prodotti italiani e che sta consegnando il popolo in mano alla finanza internazionale".
"Proprio ieri - ha spiegato Luca Marsella, responsabile di CasaPound Italia sul litorale romano - sull'argomento si è tenuta conferenza stampa nella sede nazionale dell'associazione in via Napoleone III a Roma. Nel corso dell’incontro, l'ingegnere Luigi Di Stefano, che è stato tra l’altro perito di parte civile nell'inchiesta sulla Strage di Ustica (1995/1999), ha illustrato alla stampa le prove che a suo avviso scagionano senza ombra di dubbio i due fucilieri del Reggimento San Marco che erano imbarcati sulla petroliera Enrica Lexie e che sono ancora agli arresti in India con l’accusa di aver ucciso i due pescatori Valentine Jalstine e Ajesh Pinki. Il St. Antony potrebbe essere stato mitragliato per aver sconfinato in acque dello Sri Lanka. E’ questo - ha concluso Marsella - quanto emerge dall’accurata analisi tecnica realizzata dall’ingegnere, e pubblicata in rete all'indirizzo http://www.seeninside.net/piracy".
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