Ostia - Senza che ai cittadini giungesse nemmeno l'eco di ciò che si stava preparando, il 25 gennaio sono scaduti i termini della gara indetta dal dipartimento sport di Roma Capitale per realizzare due mega-impianti sportivi nel XIII municipio. Si tratta di un bando 'fotocopia' per 12 diversi quadranti di Roma, con gli studi di fattibilità che portano la firma del dirigente del dipartimento”, dichiara Giovanni Zannola, segretario Pd di Ostia antica.

 

“Un centro sportivo dovrebbe sorgere ad Ostia, tra via Mar dei Coralli e via dei Pescatori. In un terreno di proprietà comunale di 85mila metri quadri arriveranno una palestra fitness, un campo da mini-golf, una club-house, spogliatoi e parcheggi. Per un impegno di spesa previsto di quasi 787mila euro”.

 

 

“A Centro Giano, invece, in un'area di 42mila metri quadrati destinata a verde pubblico attrezzato tra via Maierato e la via del Mare, verrà realizzata una struttura dedicata alla pratica agonistica del rugby (e non solo):campo di gioco, campo di allenamento, palestra di 200 metri quadri, tribuna coperta per 500 spettatori, palestra, bar, spogliatoi, verde e parcheggi. In questo caso, il preventivo è a sei zeri: 3 milioni e 264mila euro, oltre al canone annuale da versare all'Amministrazione”, spiega l’esponente democratico.

 

 

“Si possono fare diverse considerazioni a riguardo. L'impianto di Ostia graverebbe sulla già disastrata viabilità della zona, con via dei Pescatori che ad oggi è quasi totalmente interdetta al traffico per impraticabilità. Inoltre, la struttura disterebbe poche centinaia di metri da un altro enorme centro-fitness recentemente realizzato con lo strumento dei Punti verde qualità. A chi serve un'altra palestra super attrezzata?Per quanto riguarda Centro Giano, è scritto chiaramente nel progetto che “la quota coincide con quella del Tevere”, dunque la struttura sarebbe soggetta a rischio idrogeologico, come del resto gran parte del quartiere. Perché, piuttosto, non riqualificare e valorizzare il centro sportivo già esistente?”.

 

 

“Un'altra riflessione riguarda i costi: conti alla mano, quale società sportiva potrebbe permettersi un'operazione del genere? Si tratta di corrispondere centinaia di migliaia di euro di mutui bancari all’anno. Per questo il bando è aperto anche alla partecipazione di 'soggetti economici' che siano capofila di Ati delle quali facciano parte anche società sportive. Soggetti economici che abbiano tanti soldi da investire. A buste aperte, vedremo quante e soprattutto 'quali' società avranno partecipato all’avviso pubblico”.

 

“Un'ultima considerazione riguarda i nostri cari amministratori del XIII Municipio: non sapevano oppure hanno taciuto? Nell'ultimo caso, per favorire quali interessi?”, conclude Giovanni Zannola.