Ostia – In occasione delle primarie del centrosinistra che si sono svolte domenica scorsa è esploso il ‘caso dei rom’. E di inchiostro se ne è versato. E molto. Sulla vicenda interviene la Cgil funzione pubblica di Roma centro ovest litoranea. Di seguito pubblichiamo il comunicato stampa diffuso in queste ore, una decisa presa di posizione a tutela della comunità rom della Capitale.


“Nella nostra città vive una comunità di 7mila persone in condizioni di assoluta privazione. Cittadini cui è preclusa la possibilità di un lavoro, di una casa, di una istruzione di qualità e che per decisione degli amministratori della città è relegata a vivere in campi sempre più ai margini dei quartieri. La loro condizione anziché creare scandalo e obbligare noi tutti ad interrogarci sulle ragioni che ci spingono a tollerare questa condizione di segregazione razziale, viene utilizzata come elemento principale della campagna elettorale degli amministratori o dei candidati all’amministrazione di Roma.

Un fiorire di manifesti, dichiarazioni stampa, ordinanze di sgombero che inneggiano alla privazione dei diritti, all’odio, alla cacciata. Proprio per la sua nuova campagna elettorale l’attuale sindaco si vanta di aver ordinato oltre mille sgomberi, mille volte in cui alcuni cittadini sono stati cacciati da un posto, dopo essere stati spettatori di ruspe che distruggevano le loro baracche di fortuna, senza che la città, l’amministrazione capitolina, offrisse una alternativa. La pervicace insistenza del sindaco ha evidentemente fatto scuola se non solo la sua vice nonché assessore alle politiche sociali, ma anche gli esponenti dell’opposizione fanno ricorso alla campagna contro i rom nella incapacità di proporre una idea di città.


Sull’onda dell’esito delle primarie del Pd dapprima una sua dirigente e poi il candidato sindaco del Movimento 5 Stelle hanno offerto alla vice sindaco Belviso l’opportunità di esplorare un nuovo diritto da comprimere ai rom, quello del voto. Così il candidato del M5S ha millantato la compravendita di voti tra candidati alle primarie e rom, stabilendone anche il prezzo, e la vicesindaco ha annunciato un ricorso alla Procura e l’avvio di una indagine interna del Dipartimento delle politiche sociali.


Decidendo ancora una volta di utilizzare le risorse del dipartimento delle politiche sociali non già per definire gli interventi di integrazione ma per additare i nomadi come colpevoli di qualche cosa. Ci saremmo augurati che gli esponenti dell’opposizione decidessero di occuparsi dell’impatto che le politiche di sostanziale negazione di diritti fondamentali messe in atto dalla giunta Alemanno hanno avuto in questi anni sulla comunità rom e vorremmo che davvero la procura della Repubblica e la Corte dei Conti possano trovare il tempo di dedicarsi alla ricostruzione dell’uso dei milioni di euro che, nel nome di una presunta “emergenza” determinata dall’esistenza in vita dei rom, sono stati sperperati dalla giunta Alemanno. Nell’attesa, esprimiamo la nostra solidarietà alla comunità rom sulla cui pelle ancora una volta si tenta di giocare la campagna elettorale” 
Federazione lavoratori funzione pubblica Cgil Roma centro ovest litoranea.