Ostia - Il Pg Giancarlo Amato nel secondo processo d'appello che vede sul banco degli imputati presunti appartenenti al clan Fasciani di Ostia ha chiesto maxi condanne per 177 anni di reclusione.

Al nuovo dibattimento d'appello si è arrivati dopo un rinvio da parte della Cassazione che ha ordinato il nuovo processo per valutare l'esistenza dell'accusa di mafia a carico degli accusati; imputazione che è decaduta in secondo grado.

Gli imputati sono accusati, a vario titolo, di reati di droga, interposizione fittizia, usura ed estorsione, le altre contestazioni mosse a vario titolo e a seconda le specifiche posizioni processuali.