Ostia antica – Atto ‘estremo’, ‘spericolato’, ‘fuori legge’ dei residenti di via Fratelli Palma, ad Ostia antica. Stanchi di essere perennemente allagati laddove la strada forma un enorme ‘lago’ hanno preso transenne e segnaletica chiudendo al traffico delle auto il tratto finale di via Fratelli Palma, all’incrocio con via di Torremuzza. La decisione è stata presa ieri, tra un temporale e l’altro, mentre i veicoli che passavano per l’arteria, dove l’acqua è alta fino a 30, 40 centimetri, continuavano ad ‘inondare’ i garage e i giardini dei villini. All’altezza del civico 58, dove abita il signor Alberto Panetta, situazione particolarmente critica: per uscire di casa bisogna necessariamente ‘farsi il pediluvio’. “La situazione è diventata talmente insostenibile che abbiamo deciso, insieme ad altri residenti, di ‘chiudere’ la strada”, spiega il signor Panetta. “No, nessuno ci ha autorizzato”, prosegue, “né alcuno ci ha dato il permesso. A questo punto mi auguro che ‘qualcuno’ intervenga, che qualcuno si accorga del profondo disagio in cui ci troviamo e vi ponga fine. Così non si può più andare avanti! Qui l’acqua c’è perennemente: la strada, forse, forma una conca. E forse i tombini non riescono a smaltirla. A peggiorare il tutto anche il fatto che alcuni residenti utilizzano le pompe ad immersione per aspirare l’acqua dai propri giardini riversandola proprio su via Fratelli Palma! Così, tra piogge, acqua aspirata e scaricata in  strada, a farne le spese sono gli abitanti dei piani bassi”.


A luglio erano iniziati dei lavori proprio in via Fratelli Palma ma, come riferisce ancora il signor Panetta, sono fermi da un bel po’. E gli scavi, con piogge e temporali, non fanno altro che peggiorare la condizione del manto stradale nell’altro versante della strada. Nel frattempo la linea del bus 011 è stata deviata perché la strada è impraticabile per la presenza di buche e voragini. Resta il grave problema degli allagamenti. “E’ dal 2007 che abito qui: sarebbe un bel posto, un bel quartiere, ma sono stanco, esasperato!”, continua il residente: “per due volte ho avuto il garage con l’acqua alta fino a 70 centimetri: ho misurato il livello. E quando ho chiamato i vigili del fuoco, e poi la polizia municipale, non si decideva a venire nessuno, quasi un rimpallo di responsabilità. Sembra che non spetti a nessuno intervenire! Addirittura, i vigili mi hanno detto che non è una loro competenza perché la strada sarebbe privata. E allora, se davvero è privata, noi la chiudiamo. E vediamo che succedere”, conclude. Nelle scorse settimane l’assessore municipale ai lavori pubblici, Antonio Caliendo, aveva effettuato un sopralluogo e incontrato i residenti, presente anche il comitato di quartiere Ostia antica-Saline. A quanto riferiscono i cittadini che abitano nella zona, sarebbe un problema di vecchia data per il quale, fino ad ora, nessuno avrebbe preso provvedimenti.