Ostia – E’ stata chiusa per motivi di ordine pubblico la sala giochi ‘Italy Poker’ di via Costanzo Casana, a Ostia. Negli ultimi mesi al Commissariato Lido erano arrivate numerose segnalazioni, lamentele ed esposti dei residenti che lamentavano la frequentazione del locale da parte dei pregiudicati del territorio. Nel corso dei controlli gli agenti agli ordini del primo dirigente, dottor Antonio Franco, avevano ‘pizzicato’, in diverse riprese, 6 persone con precedenti a settembre, quindi 7 a novembre 2013 e 6 pregiudicati a gennaio di quest’anno. In un’altra occasione, ne erano state sorprese altre 12 che non avevano potuto o saputo giustificare la loro presenza nella sala.

 

Questa mattina è stata dunque disposta la sospensione temporanea della licenza per venti giorni alla società che gestisce il bar e la sala scommesse, la Noi srl. Ad emettere il provvedimento è stato il questore di Roma nell'ambito delle attività di controllo sulle sale scommesse anche alla luce della sparatoria dello scorso 15 luglio davanti a ‘Italy Poker’. L’ex proprietario, Giorgio Emiliano, che poco prima di essere arrestato nel corso dell'operazione della squadra mobile ‘Nuova Alba’ del 26 luglio 2013, aveva venduto a un amico il suo 51 per cento delle quote societarie, è stato visto spesso nel locale di via Costanzo Casana. Sembra, a quanto afferma il dottor Franco, che vi svolga un lavoro. Il provvedimento va incontro alle esigenze espresse dai cittadini, stanchi del rumore e di quell’andirivieni sospetto di persone. Se dopo questa sospensione temporanea dovessero continuare sia le frequentazioni che gli schiamazzi è probabile la revoca definitiva della licenza. Due settimane fa grazie all'operazione congiunta 'Final bet' tra polizia e guardia di finanza furono chiuse a Ostia e Acilia 24 sale giochi. 


La sparatoria del luglio 2013. 
La sparatoria che fece piombare Ostia piomba nel terrore, ‘condita’ da un doppio accoltellamento, avvenne davanti la sala giochi nella notte tra domenica 14 e lunedì 15 luglio. Oscuro il movente del gravissimo fatto di sangue che gettò nella paura gli abitanti del quartiere risvegliati, poco prima dell’una, dalle urla mentre era in corso una violenta lite tra più persone culminata, alla fine, con gli accoltellamenti e gli spari. Sul posto in seguito i carabinieri ritrovarono due ogive e due coltelli insanguinati, gettati frettolosamente in un cassonetto mentre cercarono di ricostruire l’accaduto sentendo una serie di persone e di possibili testimoni in modo tale di riuscire a far emergere il coinvolgimento delle persone sulle quali si sono appuntati i loro sospetti. A rimanere ferito ad una gamba con un colpo d’arma da fuoco fu Ottavio Spada, 24 anni, appartenente al noto clan di nomadi sinti del Lido, coinvolto nei giorni precedenti nelle indagini della Direzione distrettuale antimafia e della squadra mobile di Roma per il duplice omicidio di Giovanni Galleoni, detto Baficchio, e di Franco Antonini, soprannominato Sorcanera. La famiglia Spada fu indagata per spaccio, usura ed estorsione a danno di alcune attività commerciali della città. Gli altri feriti furono due pregiudicati di 35 e 44 anni, raggiunti da una serie di coltellate al collo e al torace e ricoverati all’ospedale Grassi di Ostia. Il più grave il 44enne, che riportò  una lesione ad un polmone. La rissa scoppiò davanti davanti al grosso centro scommesse aperto fino a tarda notte al civico 262 di via Costanzo Casana.  Fu una telefonata al 113 e al 112 a segnalare alle forze dell’ordine che davanti alla bisca era in corso una furibonda rissa con tanto di grida e poi di coltellate e colpi d’arma da fuoco. Una scena da far west. I residenti sentirono esplodere gli spari mentre quattro persone montavano in fretta e furia a bordo di una Citroen nera per darsi ad una fuga precipitosa.  Al loro arrivo i militari non trovarono nessuno, a parte evidenti tracce di sangue sull’asfalto e in seguito ad un esame più approfondito le ogive e i coltelli. Scattarono le indagini. Fu dato l’allarme a tutti gli ospedali della Capitale e poco più tardi al Grassi di Ostia furono rintracciati i due pregiudicati. Il terzo uomo, ovvero Ottavio Spada, si era invece rivolto al pronto soccorso del San Camillo, dove fu medicato per aver riportato una ferita, superficiale, da proiettile ad un polpaccio. Si trattò della terza misteriosa sparatoria nel volgere di un mese nel municipio X. Martedì 9 luglio furono esplosi dei colpi in via della Paranzella, a Nuova Ostia, nel corso di una lite tra condomini italiani nella quale intervennero dei cileni, ricercati dalla polizia. La sparatoria avvenne intorno alle cinque del pomeriggio. A Casalbernocchi, nell’hinterland lidense, invece, la notte tra venerdì 8 e sabato 9 giugno fu gambizzato un uomo, Mario Conti, 41 anni, incensurato, in pieno centro abitato. L’uomo non fornì alcuna spiegazione.