Ostia - “La chiusura della seconda palestra degli Spada, in via Mario Ruta, ad opera dai poliziotti della squadra amministrativa del commissariato di Ostia su disposizione del pubblico ministero Mario Palazzi, è una nuova vittoria della legalità e del diritto nel quadrante di Ostia considerato enclave della famiglia Spada. L'intervento delle autorità ha avuto luogo soli pochi mesi dopo l’azione dell’ex assessore alla Legalità, Alfonso Sabella, maggio 2015, che riuscì a liberare i locali comunali occupati abusivamente dalla prima palestra di Roberto Spada”, dichiara in una nota Cristina Alunni, Pd X Municipio.


LA RICONQUISTA – “Questa riconquista di un pezzo di città, il più martoriato dall’azione dei clan mafiosi ma anche quello più sprovvisto di spazi di aggregazione, costituisce un nuovo importante tassello alla lotta alla criminalità, che oggi è quanto mai necessaria da parte di tutte le istituzioni, dalle forze dell’ordine alla magistratura, e della società civile tutta”, prosegue l’esponente dem nella nota.


CASAPOUND – “Le deliranti affermazioni sui social network di Luca Marsella, responsabile di Casapound nel Municipio X, secondo il quale il sequestro preventivo è stato effettuato in base ad alcune irregolarità amministrative e cavilli legali contestati in quegli spazi, e che invece si dovrebbe intervenire su situazioni come l’affidamento di una spiaggia di Ostia all’associazione Libera, che da anni combatte la mafia, testimonia ancora una volta la posizione poco chiara di Casapound Ostia nei confronti dei clan mafiosi che affliggono la città. Una città che vive una situazione molto delicata, come il commissariamento per mafia, e che ha bisogno oggi più che mai di consapevolezza della propria situazione e del coraggio della lotta all’illegalità, al crimine, all’abuso, da parte di tutte le sue espressioni più sane”, conclude nella nota Cristina Alunni.