Ostia – Doppio appuntamento alla Biblioteca Elsa Morante di Ostia con due film che raccontano l’assurdità della guerra.

Martedì 20 febbraio ore 16.30 spazio alla figura di Ettore Scola con una retrospettiva dedicata al regista a due anni dalla sua scomparsa a cura dell’Associazione Homo Ridens. Proiezione del film-doumentario: “Clown in Kabul” di Enzo Balestrieri e Stefano Moser. Supervisore artistico e montaggio finale di Ettore Scola. Un documentario che esprime chiaramente il suo 'no' a qualsiasi guerra sulla base dell'enorme tributo da pagare in vite umane in campo civile. Raccontato seguendo la missione di medici clown, soprattutto italiani, che, con Patch Adams alla guida, cercano di portare un po' di sorriso sui volti dei bambini afgani martoriati dagli ordigni.

E' un film sull'incontro tra culture diverse capaci di dialogare attraverso una dimensione ludica che diventa com-passione. E' un film non antiamericano ma sicuramente anti-Bush. Al suo centro non c'è l'ennesimo 'comunista disfattista' ma un medico impegnato sul fronte del dolore con una terapia inusuale: quella del sorriso. E' facile commuoversi con il Patch Adams divenuto protagonista di un film di successo interpretato da un attore di successo come Robin Williams. Più difficile, digerire le assurdità e le terribili conseguenze di una guerra infinita. Sarà presente Gigliola Scola, moglie del regista scomparso.

Venerdì 23 febbraio ore 16.30 per lo spazio Cinema tra gli scaffali – “Tangerines- Mandarini”, un film di Zaza Urushadze. Introduzione e commento a cura di Mauro Castagno. Nel 1990 in Abcasia Ivo e Margus provano a resistere sulla loro terra, ambita dai georgiani e difesa dagli abcasi. Ivo, esiliato estone, costruisce cassette per i mandarini di Margus, vicino di casa compatriota che sogna un ultimo raccolto prima di abbandonare il villaggio. Ivo invece non ha mai pensato di andarsene perché in quei luoghi 'riposa' il suo bene più prezioso.

Vecchio e saggio Ivo è suo malgrado travolto dagli eventi. Uno scontro tra georgiani e mercenari ceceni, in cui sopravvivono soltanto due soldati, lo costringe a intervenire e a soccorrere nella propria casa e coi propri mezzi i feriti. Di parte avversa, i due ospiti provano a convivere sotto lo stesso tetto e sotto lo sguardo rigoroso di Ivo che converte il loro odio ottuso in un sentimento nobile e complesso. "La guerra è sempre stupida", scriveva Giuseppe Ungaretti ma ci sono guerre, "particolarmente stupide" come il conflitto georgiano-abcaso esploso all'indomani della dissoluzione dell'Unione Sovietica. BiBlioteca Elsa Morante, via Alfredo Cozza 7/a, Ostia.