Ostia - "La confisca al clan Spada dei beni illecitamente accumulati rappresenta una bella notizia per tutti i cittadini romani, che in questi anni hanno avuto fiducia nell’azione dello Stato contro la criminalità organizzata.

Ringraziamo il Gico della Guardia di Finanza, la Dda di Roma per aver svolto, con l’Operazione Apogeo, delle indagini tanto complesse quanto raffinate che hanno scavato negli intrecci illegali, economici e finanziari, del clan. Dopo le tre sentenze della Cassazione che riconoscono l’utilizzo del metodo mafioso, il provvedimento di confisca di questa mattina colpisce al cuore il potere criminale degli Spada.

L’entità della confisca indica quanto robusto è il livello di inquinamento nell’economia legale da parte del clan e come quel patrimonio, sei associazioni sportive e culturali confiscate, fosse funzionale a creare consenso sociale attorno alla loro attività criminale. Un consenso che siamo riusciti a minare, attraverso la splendida attività repressiva e con il successo della Palestra della Legalità aperta proprio in un bene confiscato, a Ostia, dalla Regione Lazio, dal Tribunale di Roma e dall’Ipab Asilo Savoia.

Questa, come altre confische avvenute a Roma, non può non interrogare tutte le Istituzioni, le associazioni di impresa e il terzo settore su quanto sia importante il proprio ruolo, a fianco della Magistratura e delle Forze di Polizia, per porre in essere azioni concrete di disboscamento di tutti quegli spazi economici e sociali di cui si alimenta il potere mafioso".

A dichiararlo è Gianpiero Cioffredi, Presidente dell’Osservatorio per la Sicurezza e la Legalità della Regione Lazio