Ostia, verso la Consulta della pace e del dialogo religioso
Ostia - Il sogno di papa Francesco è già realtà nella storica vocazione di Ostia. Potrebbe infatti passare di qui una testimonianza mirabile e un segno dei tempi utile a tutta Roma e da qui ovunque, secondo il desiderio espresso da Papa Francesco solo tre mesi fa quando ha detto "di voler promuovere un incontro tra i leader delle tre religioni monoteiste proprio con lo scopo di far capire che la religione è contro la violenza".
Per questo la Ciurma chiede ai consiglieri del municipio X di raccogliere onere e onore, specialmente a quelli incaricati nelle commissioni inerenti, di sancire ufficialmente e pubblicamente questo percorso così importante per l'identità lidense e romana con l'intitolazione di un ‘Parco della pace e del dialogo religioso’ e l'apertura di una consulta e di un tavolo tecnico permanenti.
“Confermo sin d'ora la mia ferma volontà di proseguire nel cammino del dialogo ecumenico”. Lo ha detto papa Francesco nell'incontro nella Sala Clementina in Vaticano con i delegati fraterni e con i rappresentanti di altre religioni, ripetendo poi per due volte la frase “La Chiesa cattolica è consapevole dell'importanza della promozione dell'amicizia e del rispetto tra uomini e donne di diverse tradizioni religiose». E ancora: "Saluto innanzi tutto i musulmani che adorano un Dio unico, vivente e misericordioso e lo invocano nella preghiera, e voi tutti. Apprezzo molto la vostra presenza: in essa vedo un segno tangibile della volontà di crescere nella stima reciproca e nella cooperazione per il bene comune".
Rivolgendosi poi alla comunità ebraica ha aggiunto sottolineando: "Lo specialissimo vincolo spirituale che lega cristiani ed ebrei" e inoltre: «Confido che potremo proseguire fraternamente il proficuo dialogo che il Concilio (ndr Vaticano II indetto da Papa Giovanni XXIII) auspicava e che si è realizzato portando non pochi frutti". L'incontro tra le religioni e il dialogo tra di esse già cammina da tempo sul nostro territorio. In particolare la preghiera universale da tempo fa incontrare ogni anno presso la Prefettura Diocesana 26, che si identifica nella chiesa e parrocchia di Santa Monica, le varie Confessioni, specialmente israeliani, cristiani e islamici. Instancabile l’opera della Comunità di Sant’Egidio che porta sul nostro territorio la tradizione e l'esperienza del dialogo. La firma, poi, della Pergamena Pacis in Terris da parte di queste tre religioni monoteiste, frutto del Progetto Pacis della Provincia di Roma/La Ciurma e conservata nei vari luoghi di culto e nella Presidenza del Municipio X, nel maggio 2012 presso il castello di Giulio II proprio nel luogo dove nel 849 d.C. si combattè una delle battaglie più drammatiche ed aspre tra eserciti contrapposti per fede, chiamata la Battaglia di Ostia. “Ostia e il territorio hanno così la possibilità di edificare la loro identità storica e culturale”, afferma Stefano Di Tomassi, ex presidente de La Ciurma: “abbiamo sentito parlare moltissimo di investimenti milionari, di capitali, di waterfront in termini imprenditoriali ma Ostia può essere per i suoi cittadini, per Roma e per il Paese un punto di riferimento anche e soprattutto per la luminosa vocazione che abbiamo fin qui delineato trovando oltre la sabbia del suo troppo spesso sdrucciolevole terreno”.
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