Ostia, "Bene il finanziamento per l'assistenza educativa nelle scuole ma non basta"
Ostia – Accolta positivamente la notizia di un finanziamento integrativo di 150.000 euro per l’assistenza educativa culturale nelle scuole per i bimbi disabili, come ha annunciato ieri l’assessore municipale alle politiche sociali, Lodovico Pace, la Missione Apei Roma 13° auspica tuttavia un aumento delle risorse e l’istituzione di una solida categoria professionale.
“Bene i 150.000 euro ma dobbiamo uscire dalla logica dell’emergenza e dell’assistenza per imboccare politiche forti che strutturino il settore pedagogico nel professionismo e nella competenza trasversale tra vari lavori troppo divisi e frammentarizzati. Una proposta? Spostare i fondi dalle forze armate a quelle sociali”, dichiara Stefano Di Tomassi, Di tomassi stefano maestro, operatore socio pedagogico, presidente ass la ciurma, responsabile per il XIII municipio e comune di roma dell apei(associazione pedagogisti ed educaotori italiani).
“In questo periodo di crisi economica, che coinvolge tutti ma le cui conseguenze si abbattono principalmente sui più fragili, la politica non deve dividersi e dividere. Il settore educativo e sociale va rafforzato, potenziato, strutturato in senso professionale e pubblico. Da questi settori legati al servizio competente nei confronti dei più deboli si riconosce il livello di evoluzione di una nazione e di una città”.
“Forse le risorse non andrebbero disperse in mille progetti discontinui o elargite soltanto ai, seppur lodevoli, volontari, ma anzi messe a regime per i professionisti, assistenti, educatori, pedagogisti, docenti, operatori sociali. Occorre”, spiega l’operatore, “invece valorizzare ed evidenziare gli elementi comuni e oggettivi per procedere compatti verso un cambiamento e comunque verso un riassetto delle risorse economiche e di bilancio potenziando gli strumenti settori del welfare e aumentando la qualità delle prestazioni lavorative in chiave professionale”.
La Missione Apei Roma XIII, che comprende pedagogisti ed educatori italiani del municipio 13°, dal 19 giugno del 2010 ha messo in campo l'iter di consolidamento della categoria dei lavoratori che operano a fianco dei più fragili e tra questi gli assistenti educativi e culturali.
“Da anni stiamo procedendo verso l'acquisizione di una banca dati di professionisti residenti in modo tale che i cittadini possano conoscere se nella "prossimità" delle loro abitazioni ci sia una risorsa professionale da impiegare risparmiando soldi e tempo. Ci siamo inoltre sempre espressi per un aumento delle risorse economiche verso l'assistenza indiretta in maniera tale che famiglie, servizi sociali e professionisti possano collaborare direttamente in una vera e propria alleanza pedagogica ed educativa. Questo protocollo d’intesa sarebbe conveniente per aumentare la qualità del lavoro, le ore al servizio degli utenti, la continuità e stabilità”.
Da mesi è in corso un dialogo tra il Gruppo Missione Apei Rm13° e i referenti dei sindacati. Proprio in questi giorni i professionisti del sociale del XIII stanno accelerando le operazioni affinché ai cittadini sia garantita una categoria solida e utile rispetto alla frammentazione delle decine di professioni che creano discontinuità.
“Famiglie, bambini, anziani e i lavoratori al loro servizio attendono dall'amministrazione che governa il territorio risposte chiare e politiche strutturali: non ci si divida ma si evidenzi il comune intento. Si aumentino gli Aec, gli operatori sociali e gli educatori, valorizzando i docenti che operano nei progetti extrascolastici: in tempo di crisi i cittadini saranno attenti alle scelte concrete e non alle polemiche”, conclude Stefano.
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