Ostia – Sabato scorso i militanti di Casapound hanno provveduto alla pulizia della rotatoria di via Capo Passero, a Ostia. Ecco il commento di Stefano Di Tomassi, associazione Ciurma: “Ecco il bel gesto di alcuni giovanissimi che hanno ripulito il rondò che si trova di fronte al nuovo mercato nell'orario di maggiore attività della zona. Dietro di loro campeggiava uno striscione con la parola "Riqualificazione" e i simboli del partito di riferimento. Nonostante l'oggettiva e bella immagine di ragazzi con le maniche arrotolate intenti a ripristinare una zona abbandonata al degrado si è comunque acceso un dibattito sui social network sul fine dell’iniziativa. Secondo alcuni”, prosegue,  “si tratterebbe di una  strumentalizzazione per consenso partitico e dunque di una manipolazione dei partiti su ragazzi e giovanissimi che non dovrebbe essere permessa. Secondo  altri invece i ragazzi darebbero un grande esempio di senso civico. Secondo altri, ancora, perché agire nell'ora di punta, in una zona di fronte ad un mercato pubblico, con magliette riportanti slogan di partito?”.  

 

Per Stefano Di Tommasi, dunque, per alcuni si tratterebbe di un abuso ideologico dal quale i ragazzi dovrebbero essere tutelati, mentre per altri sarebbe semplicemente da considerare lo ‘spirito di servizio’, decontestualizzando l’episodio e riferendolo esclusivamente a buon senso civico.  "Occorre cambiare metodo perché una società che si regge sui collettivi, sulle logiche di potere e di controllo mascherate da associazionismo (attenzione anche alle Reti di associazioni a volte!), sulla formalizzazione finale di questi sistemi nelle dinamiche dei partiti, questo vecchio modo di vivere la società sta crollando e rischia di portarci con sé nel baratro della violenza e dello scontro - dichiara Di Tomassi, che appartiene al gruppo Pedagogisti ed Educatori Italiani Apei -  per ciascun ragazzo c'è un personale e particolare progetto di vita. Una consulta dei giovani dovrebbe azzerare la componente dei partiti e delle associazioni dando a ciascun ragazzo la possibilità di rappresentarsi, portare se stesso e il suo personale potere elettivo, il suo nome, la sua storia: ragazzi, abbiate il coraggio di portare il vostro nome", conclude.