Installazione webcam: Colloca si dimette da presidente commissione bilancio perché "delegittimato"
Ostia – “Mi sono dimesso dall’incarico di presidente della commissione bilancio e regolamento in quanto sento che non solo il mio, ma il lavoro dell’intera commissione sull’installazione di webcam per rendere pubbliche le riunioni del consiglio municipale è stato delegittimato”, dichiara Salvatore Colloca, capogruppo PdL e adesso presidente dimissionario della commissione bilancio e regolamento.
Durante il consiglio municipale svoltosi stamattina era stata presentata una risoluzione, frutto del lavoro della commissione, in cui si chiedeva di installare delle webcam nell’aula Massimo Di Somma al fine di garantire sia la massima trasparenza grazie alla possibilità di visionare i filmati sia ai cittadini di assistere ai consigli, se impossibilitati a recarvisi.
Ma il documento, approvato in commissione dopo tre mesi di intenso lavoro e numerose sedute dei sette componenti (quattro del PdL, due del Pd e uno dell’UdC), scaturito da una petizione popolare presentata dal Movimento 5 Stelle del municipio XIII, alla fine è stato approvato con un emendamento del Pd che, di fatto, lo snaturerebbe.
“In commissione avevamo valutato la possibilità di realizzare il progetto con una gestione per così dire “interna” ma non avendo il municipio né i mezzi né le “capacità” avevamo deciso di affidare ad altri, ad una ditta, il compito delle riprese”, spiega l’esponente politico. Ma ecco arrivare l’emendamento del Pd. E, cosa più “grave”, l’approvazione di parte della maggioranza allo stesso.
“A questo punto ho paura che questo emendamento porterà a non installare le webcam. Non intendo fare polemiche ma se questo lavoro non è stato capito reputo che il mio incarico sia finito”, spiega Salvatore Colloca: “il consiglio ha tutti i motivi per apportare modifiche ad un documento ma, a questo punto, mi sento “delegittimato” e dico che il mio lavoro è terminato”, conclude, ribadendo di essersi dedicato negli ultimi due anni, in qualità di presidente della commissione, con impegno ai bilanci, ai regolamenti dopo le dimissioni del penultimo presidente, Angelo Paletta, UdC.
Un nuovo scossone, quindi, alla già traballante maggioranza del municipio XIII. Le reazioni non sono mancate.
“Manifesto la mia solidarietà e quella del gruppo UdC al consigliere Colloca, che per mantenere ferma la linea della trasparenza ha voluto dare un ulteriore segno di etica politica dimettendosi”, dichiara Paletta. “Il collega ha dimostrato che per mantenere fede ad un convincimento politico bisogna essere disposti a lasciare incarichi e poltrone. Mi auguro che Colloca ed altre persone valide come lui prendano ancor di più le distanze da chi usa la politica come fine e non come strumento per servire i cittadini nell’ottica di un bene comune”, sottolinea il capogruppo centrista.
Al momento della votazione l’UdC ha deciso di non partecipare al voto, che sarebbe stato “segnato fin dai primi interventi dalla chiara volontà delle forze politiche di maggioranza e di opposizione di proseguire nell'opacità amministrativa e nella distanza tra eletti ed elettori”.
Duro anche il commento del consigliere IdV, Tonino Ricci: “Dopo una seduta lunghissima, durata quattro ore, accesa, il documento approvato dall’aula stravolge completamente quello approvato in commissione. E’ assurdo che la risoluzione, alla quale hanno lavorato sette consiglieri, una volta che arriva in aula venga emendata. Pertanto”, prosegue Ricci, “il testo concertato con i presentatori della petizione popolare è stato snaturato dall’attuale votazione. Concludo esprimendo apprezzamento per il lavoro svolto dalla commissione”.
Certo che quanto accaduto oggi è un brutto segnale. O comunque un segnale che fa riflettere. Un nuovo colpo di scena che induce a pensare quanto scricchioli l’attuale maggioranza. E intanto le riprese di consigli e commissioni rischiano di diventare utopia. In barba alla trasparenza.
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