Ostia Comune, per i lidensi non finisce il sogno di autonomia
Di Andrea Rapisarda il 18/10/2024
Nel corso di un incontro, che si è svolto giovedì 17 ottobre al Fly Decò Hotel, il Comitato Promotore di Ostia Comune ha discusso gli ultimi aggiornamenti sotto il profilo giuridico e costituzionale sull’ambizioso obiettivo di trasformare il Lido in un distaccamento di Roma Capitale
Ostia (Rm) - Gli sviluppi provenienti dal Consiglio della Regione Lazio non hanno fermato il sogno per vedere, in un prossimo domani, l’autonomia amministrativa di Ostia. Ne è convinto il Comitato Promotore di Ostia Comune, che ieri ha voluto affrontare gli ultimi aggiornamenti in chiave giuridica e costituzionale riguardo l’ambizione di un distaccamento da Roma Capitale. Un obiettivo che, sviscerando le documentazioni, non è per nulla tramontato a differenza di alcune news che sono girate sul web nelle settimane scorse.
L’incontro per spiegare gli ultimi sviluppi sul tema di Ostia Comune
Nonostante il palesarsi del maltempo, sala gremita giovedì 17 ottobre 2024 al Fly Decò Hotel di Ostia. Tantissimi i lidensi che hanno deciso di prendere parte all’evento organizzato dal Comitato Promotore di Ostia Comune e la realtà dell’associazione Ostia Imprese e Professioni. Nella scaletta si sono susseguiti gli interventi di Giorgio Gastaldi (presidente Ostia Imprese e Professioni), l’avvocato Guido Pascucci, Cristiano De Cupis (presidente del Comitato Promotore Ostia Comune) e Adolfo Properzi.
Il chiarimento dell’avvocato Guido Pascucci
Nel vivo dell’analisi tecnica sul futuro di Ostia Comune, troviamo l’intervento dell’avvocato Pascucci, legale che peraltro ha seguito dagli albori le dinamiche della causa autonomista. Nonostante una sospetta fuga di notizie verso altri soggetti dalla Regione Lazio, oggi la Commissione regionale preposta ha dato solo un parere preventivo riguardo all’autonomia di Ostia.
I tecnici regionali, per la richiesta di autonomia lidense, si sono appellati all’Articolo 114 della Costituzione: una legge transitoria, che però oggi esplica la costituzionalità attorno all’integrità dei confini di Roma Capitale. Un unicum nella Repubblica Italiana, che al contrario può vedere una legge regionale – attraverso l’Articolo 133 – per creare nuovi Comuni attraverso il Consiglio Regionale competente.
Vista la rilevanza di Roma Capitale, oggi il parere sull’autonomia lidense vede un “forse” da parte dell’Ente regionale. Una condizione che viene scaricata, dopo l’ennesimo “forse” dei tecnici del Ministero dell’Interno e il Ministero degli Affari Regionali, su due commissioni: una di livello parlamentare e l’altra legata al Comune di Roma Capitale, che dovranno svolgersi in un prossimo futuro. Resta come, la questione di Ostia Comune, si stata portata all’attenzione di costituzionalisti da parte del Comitato Promotore di cui De Cupis è presidente.
La necessità della svolta autonomista
Almeno oggi, la svolta autonomista ritorna necessaria per il territorio di Ostia. Lo spiegano bene gli interventi di Giorgio Gastaldi e Cristiano De Cupis, che evidenziano l’assenza del Comune di Roma Capitale per gestire adeguatamente il territorio lidense e soprattutto creare le condizioni di un corretto sviluppo economico per la zona del Litorale Romano. Un quadro ben descritto nei disagi che, almeno oggi, ogni cittadino vive nel tratto di costa lidense: mancanza di decoro, sicurezza, servizi per la cittadinanza ed eventi pubblici.
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