Ostia, contaminazione mafiosa: la denuncia dei cittadini
Ostia – “A chi non conosce Ostia e non ha capito cosa è la 'mafia' a Roma, lo hanno spiegato ieri, sabato 21 settembre, gli oltre 100 cittadini accorsi al flash mob organizzato in piazza Anco Marzio da 'I Cittadini contro le mafie e la corruzione' insieme a 'Luna Nuova'. Una partecipazione che ha segnato una tappa fondamentale nella lotta alle infiltrazioni malavitose sul litorale romano. Un iniziativa di cittadini con storie, percorsi, culture e identità diverse. A volte anche lontane tra loro, accomunati dal diritto a riappropriarsi di uno spazio occupato dal lungo silenzio delle istituzioni, alla luce soprattutto delle ultime pesanti notizie emerse dalle indagini della Procura di Roma e che hanno investito il porto di Roma, un’opera strategica da 100 milioni di euro”. Lo dichiarano oggi in una nota le associazioni ‘I cittadini contro le mafie e la corruzione’ e ‘Luna nuova’.
“Dopo i 51 arresti avvenuti a Ostia lo scorso 26 luglio nel corso della maxi operazione ‘Nuova alba’ della squadra mobile, subito seguiti dalla visita del sindaco nel Municipio X, tutto tace. La magistratura sta facendo il suo dovere, si spera, la politica invece vive in un silenzio assordante. Addirittura il municipio avrebbe negato, con una delibera "ad hoc", "ad personam" e "ora per allora", la sala del consiglio agli oltre 400 cittadini che hanno firmato l’appello ‘Luna Nuova’ perché evidentemente parlare di mafia nel Municipio X non sarebbe argomento di “rilevanza pubblica”. Abbiamo invitato”, prosegue la nota, “il sindaco ma non abbiamo ottenuto alcuna risposta. Lo aspettiamo fiduciosi il 5 ottobre all’assemblea pubblica. Un luogo, se non verrà trovato, sarà conquistato. I cittadini vogliono rimanere svegli, riaprire la bocca, dare voce alle verità tenute nascoste, per reagire, per non tornare nell’oblio. Le 22.000 pagine dell'ordinanza della Direzione distrettuale antimafia a firma dal procuratore Pignatone mettono sotto accusa anche la classe politica, individuando per la prima volta a Roma il reato dell'articolo 416-bis del codice di procedura penale. A Roma, a Ostia, siamo oltre le infiltrazioni, siamo oltre il radicamento: siamo ormai alla contaminazione. Nel suo programma il sindaco Marino ha scritto ‘Per combattere e ostacolare la diffusione delle mafie nella città è necessario rendere 'visibile' l’impegno di Roma contro le infiltrazioni e il radicamento della criminalità organizzata. Il tema non può più essere minimizzato e sottovalutato. Cambiamo tutto’. Sarebbe ora. "La mafia uccide, il silenzio pure" (P. Impastato)”, conclude il comunicato.
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