Ostia, continuano il saccheggio e la devastazione dello skate park
Ostia – Dall’associazione culturale sportiva ‘The Spot’ di Ostia giunge un disperato grido di aiuto: lo skate park sta progressivamente degradando, vittima di continui raid vandalici. Una denuncia accorata, documentata dalle foto che mostrano la distruzione degli spalti, delle rampe e di tutte le strutture del centro sportivo, posto sotto sequestro dai carabinieri il 14 agosto scorso per abusivismo edilizio. A scattare le foto sarebbe stato, come riferiscono all’associazione, un amico ‘anonimo’ che, non resistendo al desolante spettacolo della devastazione di quello che era un impianto all’avanguardia per gli street sport non solo a Ostia ma nell’intero paese tanto da ospitare campionati mondiali ed europei, ha attraversato la recinzione, tagliata, introducendosi all’interno.
Questa persona ha così potuto scattare tante immagini che, affermano a ‘The Spot’, “ci straziano il cuore”. “All'anomino che ce le ha mandate diciamo grazie, ma ricordiamo che entrare allo skate park è illegale, oltre che rischioso, anche se non più di nostra responsabilità”, spiegano. “Lo capiamo, però: di fronte a tanta devastazione, segno che c'è un immenso degrado in questo quartiere di Nuova Ostia, non ha saputo restare indifferente. Infatti, oltre agli ingenti furti, ormai i danni alle strutture non manutenute e senza impianto di drenaggio dell'acqua sono incalcolabili. Non riusciamo neanche noi a fingere indifferenza!”. “‘Ringraziamo’ gli autori di tutto questo, a partire da chi ha saccheggiato e distrutto fino a tutti quelli cui la legge affida il compito di custodire (sappiamo tutti chi siano) e vigilare (idem con patate) ma sembrerebbero non farlo. Domanda provocatoria: dopo tutto questo, visto che le reti sono tagliate, quotidianamente ci sono bambini che skateano e giocano senza sorveglianza e senza autorizzazione. E all’insegna dell’assoluta illegalità! A chi si rivolgeranno i genitori quando qualcuno di questi bambini si farà male? Certamente non ce lo auguriamo, ma vorremmo proprio vedere che cosa succederebbe. Quei bravi genitori che stanno tirando su questo fior fiore di figli, la spina dorsale della Ostia del domani, a chi andranno a chiedere conto del figliuolo in ospedale?! Non a noi”, concludono. Adesso c’è da augurarsi che il procedimento di sblocco della struttura e di risoluzione del problema, che era stato annunciato nei mesi scorsi come imminente, si faccia davvero al più presto.
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